Ecobonus 2024: ai banchi di partenza gli incentivi per acquisto veicoli meno inquinanti

Nel DPCM tutte le misure per il nuovo piano di incentivi per acquisto di veicoli a basse e a zero emissioni. Sul piatto, un miliardo di €!

Annunciati da tempo, vagheggiati e attesi da molti, consumatori in primis, ma anche produttori e concessionari; finalmente ai banchi di partenza gli incentivi per acquisto auto 2024.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.121 del 25-05-2024), il DPCM 20 maggio 2024 recante: Rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, mette sul piatto per l’anno in corso risorse complessive per 1 miliardo € (950 milioni di € cui si vanno ad aggiungere gli ulteriori 50 milioni per i veicoli di categoria L precedentemente stanziati dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178) per favorire l’acquisto di auto elettriche a batteria, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km, nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.

A partire dalle ore 10.00 del 3 giugno 2024, sarà possibile inserire sulla piattaforma Ecobonus, gestita da Invitalia, le prenotazioni per i contributi per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1 e L7e (motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali), ma anche contributi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati e veicoli commerciali N1 e N2 anche ad alimentazione non elettrica.

Il contributo è rivolto alle persone fisiche o giuridiche, che intendono acquistare veicoli non inquinanti e viene riconosciuto come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto.

L’obiettivo del provvedimento è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3) che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco circolante, tra l’altro fra i più anziani d’Europa.

Con questa finalità, è previsto un contributo fino a 2.000 euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, a fronte della rottamazione di un’auto fino ad Euro 4.

Nella sezione normativa del sito del Ministero dello Sviluppo Economico, è possibile consultare il testo del DPCM e della Circolare che offre le fornisce tutte le indicazioni operative in relazione alla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti e la modulistica per chiedere il contributo.

Tra le novità presenti nel nuovo Ecobonus rispetto al precedente, il contributo proporzionale alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5.

Dal Mise hanno fatto sapere, in una Nota, che il prezzo di listino compresi optional (IVA esclusa) non deve essere superiore ai 35.000 € per le autovetture delle fasce 0-20 gr/Km (elettriche, le meno vendute in Italia) e 61-135 gr/Km (termiche) e ai 45.000 € per la fascia 21-60 g/Km (ibride plug-in).

Il contributo massimo ottenibile per l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5 mila a 13.750 euro per chi è in possesso di un Isee sotto 30.000 €. Infine, il provvedimento introduce un contributo all’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe non inferiore a Euro 4: il contributo è pari a 400 € per gli impianti a GPL e 800 € per quelli a metano.

Staremo a vedere come reagirà il mercato auto nel nostro Paese dopo mesi di attesa e di comprensibili rimandi all’acquisto di nuove auto.

Foto di 政徳 吉田 da Pixabay

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