Educazione stradale: giocando si impara!

Imparare l’educazione stradale ai bambini attraverso il gioco. E’ questo il pensiero diffuso in Italia confermato da una ricerca condotta dal Centro Studi e Documentazione di Direct Line. Secondo gli italiani, educare alla sicurezza stradale gli automobilisti del futuro fin dall’infanzia, anche quando vanno ancora in bicicletta o passeggiano, veicolando i messaggi attraverso il gioco e con gli insegnamenti di un tutor specializzato, è fondamentale.

educazione stradale segnali

Negli ultimi anni abbiamo capito quanto sia importante conoscere le regole della strada non solo quando si è al volante di un mezzo, ma anche andando in bicicletta o semplicemente a piedi. Affinché le nuove generazioni, cioè coloro che saranno gli “automobilisti del futuro”, diventino più responsabili alla guida è fondamentale che l’educazione stradale venga insegnata sin dall’infanzia.

Il Centro Studi e Documentazione di Direct Line, la compagnia di assicurazioni auto on line che da sempre sostiene l’educazione stradale a tutti i livelli, ha condotto una ricerca chiedendo agli italiani quando sia il momento giusto per iniziare a costruire una coscienza civica dell’automobilista e quali strumenti usare.

L’indagine risale a febbraio 2015 e ha coinvolto 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni. Direct Line ha rilevato che per la stragrande maggioranza (73%) l’educazione stradale deve essere insegnata durante l’infanzia, per sviluppare il prima possibile consapevolezza, responsabilità e rispetto delle regole della strada e trasmettere fin da piccoli il senso civico della convivenza “on the road”. Il 21% degli intervistati ha rinforzato il concetto, affermando che essa deve essere spiegata quanto prima per ampliare la percezione dei doveri e delle attenzioni da tenere anche quando da bambini si passeggia o si va in bicicletta onde evitare di trovarsi in serie difficoltà o, addirittura, in pericolo.

Una minoranza, composta da un 4% (sempre comunque favorevole) ha suggerito di svolgere il programma in poche ore, partendo da argomenti semplici adatti ai bambini, mentre un 3% ritiene utile e fondamentale la presenza di personale esperto durante i corsi.

In sintesi, imparare le regole del Codice della Strada giocando e usando proprio i giochi per veicolare le conoscenze e favorire l’educazione stradale ha raccolto consensi quasi unanimi tra tutti gli intervistati. Di seguito i dati principali del sondaggio:

–    il 71% afferma che, se concepiti bene, i giochi studiati per insegnare l’educazione stradale sono decisamente utili;
–    16% pensa che l’utilizzo del gioco sia un bel modo di trattare un argomento altrimenti pesante;
–    il 12%, rammaricandosi che ai propri tempi non esistevano, si dichiara felice che siano stati inventati.
Solo l’1% degli intervistati ritiene che il gioco debba essere esclusivamente svago e che non debba essere necessariamente educativo.

Sempre secondo il sondaggio, passaggio essenziale per un’efficace educazione stradale è la scelta dell’insegnante che, dalla ricerca condotta, vede scindersi il campione in due: il 41% degli intervistati preferisce un insegnante specializzato; per un altro 40% la scelta ideale dovrebbe ricadere su un vigile o un poliziotto della Stradale; il 14% preferirebbe in aula un operatore specializzato al posto dell’insegnante; il 3% vorrebbe un ex pilota di auto o moto e il 2% un semplice appassionato.

Sin dall’infanzia è necessario educare i nostri ragazzi alla cultura della sicurezza stradale perché è proprio da piccolo che il futuro cittadino apprende meglio – ha dichiarato Barbara Panzeri, direttore marketing Direct Line – La valorizzazione dell’educazione stradale nella sua potenzialità educativa e formativa è fondamentale per favorire la guida responsabile. Promuovere l’educazione stradale giocando renderà più semplice e immediato rispettare le regole per gli automobilisti di domani. Le nuove generazioni in questo modo saranno più attente durante la guida e meno esposte al pericolo di incidenti”.

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