EcoTyre e Marevivo insieme per la campagna “PFU Zero sulle coste italiane”

Sono 5 le località individuate dall’associazione Marevivo e dal Consorzio EcoTyre: Porto Santo Stefano, Gallipoli, Anzio, Lampedusa e Milazzo.

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Parte ufficialmente venerdì 9 giugno a Porto Santo Stefano la prima edizione di “PFU Zero sulle coste italiane“, la campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero dei PFU in mare e a terra organizzata dall’associazione Marevivo e dal Consorzio EcoTyre.

Dopo un primo intervento sull’Isola di Nisida nell’ambito di Let’s Clean Up Europe a maggio scorso e a seguito del successo delle 3 edizioni di “PFU Zero nelle Isole Minori”, EcoTyre e Marevivo hanno deciso di estendere le raccolte straordinarie anche ai porti italiani e alle isole maggiori.

Ecco le tappe di “PFU Zero sulle coste italiane”:
– venerdì 9 giugno: Porto Santo Stefano in provincia di Grosseto, Toscana;
– domenica 11 giugno: Gallipoli in provincia di Lecce, Puglia;
– sabato 17 giugno: Anzio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Lazio;
– lunedì 26 giugno: Lampedusa, appartenente all’arcipelago delle isole Pelagie, Sicilia;
– sabato 30 giugno: Milazzo, Città Metropolitana di Messina, Sicilia.

Anche quest’anno abbiamo deciso di destinare parte dell’avanzo di gestione per le raccolte straordinarie di PFU. Tra queste, l’iniziativa sulle coste italiane – ha dichiarato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – è sicuramente tra le più importanti: grazie alla partnership con Marevivo ripuliremo i fondali di 5 splendide località italiane dai PFU mentre Gummy si occuperà di spiegare il funzionamento della nostra filiera e il riutilizzo delle gomme giunte a fine vita raccolte. Tra gli obiettivi del progetto, infatti, sensibilizzare adulti e bambini spiegando loro i benefici ambientali derivanti dalla corretta gestione dei PFU”.

Durante le tappe, le squadre dei sommozzatori raccoglieranno in mare le gomme giunte a fine vita ed EcoTyre si occuperà della loro corretta gestione, conducendole agli impianti di trattamento.

Nel frattempo, Gummy, la mascotte di EcoTyre, spiegherà ai bambini delle scuole coinvolte nell’iniziativa, a turisti e curiosi come funziona la corretta filiera di gestione dei PFU e quanto il recupero sia necessario per la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti.

Se abbandonati in natura e in mare, i PFU, infatti, necessitano di centinaia di anni per degradarsi completamente.
Al contrario, attraverso una gestione corretta, gli pneumatici sono riciclabili al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di riciclo riutilizzabile per i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano.

Il nostro messaggio è semplice: basta considerare il mare come un grande tappeto blu sotto cui nascondere i nostri rifiuti perché la salute dell’ecosistema marino e di noi tutti comincia dalla terra. I PFU, infatti, se gestiti correttamente sono una nuova risorsa per tutti. – ha spiegato Carmen di Penta, Direttore Generale Marevivo – Campagne come “PFU Zero sulle coste italiane”, portate avanti grazie alla collaborazione con EcoTyre e alla sinergia con i territori mobilitati, ci permettono di diffondere praticamente, la cultura della tutela del mare contro l’abbandono dei rifiuti lungo i litorali d’Italia”.

La campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero dei PFU in mare rientra in PFU ZERO, il progetto di EcoTyre, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, che si pone come obiettivo la mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini.

Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali.

È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato www.pfuzero.ecotyre.it.
Dopo aver valutato ogni segnalazione, EcoTyre si coordinerà con gli enti locali per gli interventi di raccolta.


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