Veicoli commerciali Europa: maggio in positivo ma distanti i volumi pre pandemia.

Nella fotografia in chiaroscuro scattata da ACEA, ancora una rimonta apparente nel confronto con il quinto mese dello scorso anno.

Il mercato europeo dei veicoli commerciali segna, in maggio, un nuovo apparente rialzo rispetto ai dati inconfrontabili dello scorso anno; tanto per quanto riguarda il quinto mese dell’anno, quanto per l’intero periodo gennaio-maggio.

É quanto emerge dalla consueta analisi mensile sui dati dell’Unione e dell’intera area europea (Ue+EFTA+UK) diramati ieri dall’ACEA European Automobile Manufacturer’s Association e che mostrano una fotografia in chiaroscuro secondo la quale il comparto dei veicoli commerciali è cresciuto del 51,3% lo scorso mese (pari a 165.363 unità totali contro le 109.316 di maggio 2020) nell’Ue; e del 66,1% se si considera l’intera area europea.
Tuttavia il balzo in avanti non deve far dimenticare che rispetto ai volumi pre-pandemia mancano ancora all’appello 30.000 unità!

Ad eccezione della sola Cipro (- 3,7% ma su un volume comunque molto basso), tutti i mercati dell’UE hanno mostrato risultati positivi a due e a tre cifre con la Spagna che primeggia fra i mercati chiave per la crescita più elevata (+ 89,6%) seguita dall’Italia (+ 51,3%) che distacca Germania e Francia (rispettivamente: + 46,4% e + 28,4%).

Osservando i dati forniti da ACEA per i primi cinque mesi dell’anno si osserva che in UE la domanda di nuovi veicoli commerciali è cresciuta del 43,9% passando dalle 583.106 unità del periodo gennaio-maggio 2020 alle 838.941.
In questo caso il segno + campeggia su tutti i mercati dell’area con l’Italia in testa (+ 69,5%), seguita da Francia (55,2%); Spagna (51,9%) e Germania (+20,3%).
Ma vediamo i dati per ogni singolo segmento.

Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate
Ancora una crescita, lo scorso mese, nel segmento dei nuovi furgoni che hanno totalizzato 138.429 nuove unità (45.924 in più rispetto a maggio 2020 pari ad una crescita del 49,6%).
Risultati più che positivi in tutta l’Unione con l’Irlanda che ha addirittura quadruplicato la propria domanda (dalle 500 del 2020 alle attuali 2.313 unità; + 326,6%.

Ognuno dei 4 mercati-chiave ha contribuito al risultato complessivo mensile con la Spagna che ha registrato la crescita più elevata (+89,0%), seguita da Italia e Germania (rispettivamente +48,4% e +47,7%) e dalla Francia (+30,9%).

Nel cumulato dei primi 5 mesi dell’anno la crescita in area UE s’è attestata sul + 46,6% (700.510 unità contro le precedenti 477.871 del 2020).
Anche in questo caso i contributi maggiori in termini di volumi sono arrivati dal major-market anche se, va detto, che tutti i mercati dell’area hanno reagito con crescite a due cifre.
Nel dettaglio, è l’Italia ad aver registrato la performance maggiore (+74,9%), con uno stacco netto rispetto ai partner Francia (+59,3%), Spagna (+55,4%) e Germania (+21,8%).

Nuovi veicoli commerciali pesanti di 16 tonnellate e oltre
Il segmento degli autocarri pesanti ha visto crescere le vendite in maggio del 74,9% raggiungendo le 20.601 unità immatricolate contro le precedenti 11.782 di maggio 2020.
La Spagna ha dato una bella spinta alla media della dell’Unione con una crescita a tre cifre (+128,5%), seguita da Italia (+72,5%), Germania (+48,2%) e Francia (+12,6%), che hanno registrato solidi guadagni il mese scorso. Va detto, però che in termini di volumi è la Germania il mercato più importante per questa tipologia di mezzi.

Nel periodo gennaio-maggio le immatricolazioni di autocarri pesanti sono aumentate del 40,1% arrivando a 106.819 unità quando erano appena 76.228 nello stesso periodo dello scorso anno dopo quadi due mesi di chiusure generalizzate.
Tutti i mercati dell’Ue hanno reagito con positività ad eccezione della sola Finlandia (che pure, per volumi, non sarebbe un mercato da sottovalutare).

Guardando, però, ai mercati chiave, è ancora una volta l’Italia ad aver registrato la crescita maggiore (+52,6%), seguita dalla Spagna (+45,9%); mentre Francia e Germania (rispettivamente: +25,9% e +21,7%) sono cresciute più lentamente ma con volumi decisamente più alti.

Nuovi veicoli commerciali medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
Per quanto concerne il segmento degli autocarri di medio tonnellaggio il mercato Ue di maggio ha visto un aumento della domanda pari al + 64,6% (che evidenza un passaggio dalle 15.234 nuove unità immatricolate di maggio 2020 alle 25.071 del mese scorso).

Ampia la crescita della domanda in tutti i mercati con diffuse crescite a tre cifre tanto nell’Europa centrale quanto in quella dell’Est. A questo proposito ACEA evidenzia che, ancora una volta la Polonia si conferma essere un mercato strategico per il segmento, nonché un importante motore di crescita nell’area UE (+ 203,8%).

Nei mercati chiave la crescita maggiore s’è registrata in Spagna (+99,6%), ma anche l’Italia ha raggiunto un buon risultato (+65,9%), mentre Germania e Francia, che comunque detengono primo e seconda posizione in termini di volumi, sono cresciute rispettivamente del + 44 e del + 8,6%.

Dall’inizio dell’anno le immatricolazioni di nuovi camion nell’Ue sono aumentate del 34,7% arrivando alle 128.174 unità quando erano state 95.160 nell’analogo periodo dello scorso anno.
Diffusi e ampi i guadagni registrati in tutta l’area con Italia e Spagna che, fra i major market hanno evidenziato le variazioni maggiori in termini percentuali (rispettivamente +49,1% e +35,3%), mentre Francia e Germania sono cresciute con più discrezione (+27,3% e +17,5%).
Tuttavia, quello tedesco, rimane il più grande mercato europeo in questo segmento seguito da quello francese e da quello polacco, mentre l’Italia slitta in quarta posizione per volumi complessivi.

Nuovi autobus e pullman medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
La domanda di veicoli pesanti adibiti al trasporto pubblico/privato di persone è aumentata lo scorso mese in Ue del 18,1% rispetto a maggio 2020 raggiungendo 1.863 unità vendute contro le precedenti 1.577 di allora.
Il risultato di maggio è stato trainato dalle performance eccezionalmente positive di Danimarca, Estonia, Grecia, Lettonia, e Portogallo (tutti mercati, però, con volumi decisamente bassi), mentre fra i quattro mercati chiave (tutti positivi, peraltro), si sottolinea in particolare la crescita dell’Italia che, rispetto allo scorso anno, ha quadi triplicato (+189,0%).

Se, invece, si guarda al consuntivo dei primi 5 mesi dell’anno, la crescita appare molto più ridimensionata nell’area Ue; +1,8% (pari a 10.257 nuove unità immatricolate contro le precedenti 10.075 di gennaio-maggio 2020.
In questo caso, fra i Paesi chiave si sottolinea il risultato negativo del primo mercato in termini di volumi, quello tedesco che registra una variazione percentuale negativa (-5,1%), comunque meglio del calo meno moderato registrato in Spagna (-19,5%); mentre i cumulati di Francia e Italia sono in zona positiva (rispettivamente + 11,3 e + 4,4%).

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