Prezzi delle auto nuove: +2,8% al primo semestre e torna a crescere anche l’usato
Ripresa della mobilità, crisi dei semiconduttori, crescita della domanda, tra i fattori indicati dall’Osservatorio Autopromotec. Intanto l’usato fa sempre più gola.
Il primo semestre 2021 non solo ha segnato una lieve ripartenza per il mercato nazionale dell’auto (pur considerando, tuttavia, che sono ben lontani i volumi pre-pandemia e che la ripresa della domanda è stata guidata dagli incentivi messi in campo dal Governo per il sostegno al settore), ma ha anche visto crescere i prezzi delle auto nuove.
Lo afferma l’Osservatorio Autopromotec (struttura di ricerca della principale manifestazione nazionale sull’aftermarket automobilistico in programma alla Fiera di Bologna nei giorni dal 25 al 28 maggio 2022), secondo il quale nel periodo gennaio-giugno 2021 i prezzi delle auto nuove sono aumentati in media del 2,8% rispetto ai primi sei mesi del 2020.
Non è un incremento di poco conto se si considera che è superiore all’aumento evidenziato nello stesso periodo dal tasso di inflazione che si è attestato al +0,9%.
Secondo l’Osservatorio – che ha elaborato i dati a partire dagli indici ISTAT dei prezzi al consumo – la ragione di tale incremento va ricercata nella ripresa della mobilità (soprattutto se confrontata con l’analogo periodo dello scorso anno con le prime, drammatiche, chiusure), senza contare la ripartenza della domanda di auto nuove, stimolata, come indicato poc’anzi, dalle misure di incentivazione all’acquisto e alla rottamazione messe in campo dal Governo.
Per quanto concerne i prezzi dell’assistenza auto, nei primi sei mesi del 2021 l’incremento più marcato ha riguardato le voci manutenzione e riparazione (+1,3%); mentre gli aumenti dei prezzi per lubrificanti (+1%), pneumatici (+1%) e pezzi di ricambio e accessori (+1%), sono stati più modesti.
Non solo, nel primo semestre 2021 si è assistito anche ad un incremento dei prezzi relativi all’usato che hanno ripreso a correre.
“Nel primo semestre del 2021, infatti, il prezzo delle auto usate ha fatto registrare appena lo 0,3% in meno rispetto al primo semestre del 2020. Nel 2019 i prezzi delle automobili usate erano calati del 2,7% rispetto al 2018 e nel 2020 erano diminuiti dell’1% rispetto al 2019: segnali che lasciavano presagire una risalita dei prezzi dell’usato”, scrive l’Osservatorio in un suo Comunicato.
Tra i fattori che hanno determinato la risalita dei prezzi delle vetture usate, secondo l’Osservatorio, c’è anche la crisi dei semiconduttori che, rallentando la produzione e la conseguente consegna hanno spinto il mercato verso la disponibilità di mezzi usati.
Ma l’interesse degli italiani verso l’auto di seconda mano sembra essere più forte: un recente sondaggio condotto in luglio dalla Società di Marketing strategico e operativo Areté Methodos con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) su un campione di italiani (50% uomini, 50% donne) ha fatto emergere che il 16% è intenzionato a sostituire la propria auto entro la fine dell’anno, ma il 42% preferirebbe acquistare un’auto usata di recente immatricolazione (Euro 5 o Euro 6).
Fra le motivazioni addotte per la scelta, il 34% indica il risparmio economico e il 22% l’accesso ad un mezzo di categoria superiore a un prezzo vantaggioso; tra l’altro in caso di incentivi alla rottamazione anche per l’acquisto di un’auto usata (Euro 6), l’80% degli intervistati non avrebbe dubbi sulla finalizzazione dell’acquisto.
Ed è proprio questa l’opportunità che si concretizza con l’estensione dell’ecobonus fino al 31 dicembre 2021 parte del cui budget riguarda le auto usate di ultima generazione a seguito di rottamazione di un veicolo immatricolato prima del 1° gennaio 2011 o con più di 10 anni nel periodo di vigenza dell’agevolazione, opportunità contenuta nella legge di conversione del decreto Sostegni bis.