Il 2023 parte bene per il mercato dell’usato, ma non per le radiazioni

Nell’usato è ancora solido il predominio dei motori benzina e diesel, ma l’ascesa degli ibridi benzina e gasolio prosegue senza sosta.

Se il mercato nazionale dell’auto è partito bene con la positività a due cifre registrata nel mese scorso, analoga apertura in positivo si è riscontrata nel mercato dell’usato, stante i dati resi noti stamani dall’Automobil Club d’Italia nella consueta rilevazione statistica Auto Trend condotta a partire dai dati del Pubblico Registro Automobilistico.

Nel confronto con il primo mese del 2022, i passaggi di proprietà delle quattro ruote al netto delle minivolture sono aumentati del 10,7% passando da 211.765 unità a 234.458; aumento più contenuto per i motocicli (+5,1%, da 34.065 a 35.794 unità) e, in generale +10,6% per tutti i veicoli (da 281.597 a 311.388 unità).
Questo conferma la tenuta del mercato dell’usato, infatti, al primo mese dell’anno per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 192 di seconda mano.

Tuttavia, non accenna a variare il trend negativo delle radiazioni, almeno per quanto riguarda le autovetture; il mese scorso la variazione percentuale rispetto a gennaio 2022 ha segnato un calo a due cifre: -15% (pari a 82.990 quando ne erano state registrate 97.659 un anno fa); mentre il tasso di sostituzione è arrivato a 0,68; significa che ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 68.
Di tutt’altro segno il segmento dei motocicli che ha visto aumentare del 10,4% le radiazioni rispetto ad un anno fa (9.416 unità contro le 8.529 precedenti).

Per quanto riguarda le diverse alimentazioni nel mercato dell’usato, la classifica dei passaggi al netto delle minivolture, cioè depurati dai trasferimenti temporanei al concessionario in attesa della vendita al cliente finale, vede in testa il diesel con una quota di mercato del 45,8% (tuttavia in calo dal 48,9% di gennaio 2022) e in seconda posizione le auto a benzina (quota di mercato 37,6% in crescita del 12,9% rispetto allo scorso anno).

In terza posizione figurano i modelli bifuel benzina/gpl (7,1% di quota di mercato, decisamente in crescita rispetto al 4,5% di un anno fa), mentre in quarta posizione troviamo le auto ibride a benzina che hanno quasi raddoppiato la propria quota passando da 3% di gennaio 2022 al 5,2% del mese scorso.

In quinta posizione, comprensibilmente, i bifuel benzina/metano che pure a gennaio hanno rappresentato il 2,2% del mercato addirittura in aumento (17,3%) rispetto allo scorso anno.
In calo, invece, i modelli elettrici usati che retrocedono dalla quota dello 0,5% di gennaio 2022 allo 0,4 del mese scorso (-15,7%), addirittura dietro l’usato a metano.

Nelle minivolture la classifica per quota di mercato vede in testa il diesel (52,6%), seguito da benzina (29,6%) e da bifuel benzina/gpl (7,3%), ma in quarta e quinta posizione troviamo, rispettivamente, gli ibridi a benzina (5,9% con una variazione percentuale del +90,7%) e gli ibridi a gasolio (1% con una variazione percentuale del +126%).

Nelle prime iscrizioni, invece, a gennaio 2023 hanno primeggiato gli ibridi a benzina (quota di mercato 36% in crescita del 21,2%; seguiti da modelli a benzina (quota di mercato 27,4%, leggermente in calo dal precedente 28,2% di gennaio 2022) e dai diesel (quota di mercato 18,3%, in crescita dal 18,1% di gennaio 2022).
Diminuite sensibilmente le prime iscrizioni di bifuel benzina/metano (-93,4%); dei modelli a metano (-76,9% allo 0,2% di quota di mercato del mese) e gli elettrici: -1,7% alla quota di mercato di gennaio del 2,7% quando erano al 3,2% a gennaio 2022.

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