Alimentazioni auto nuove Ue: nel 2022 cresciute le elettriche nonostante la crisi del settore auto

Tuttavia, secondo i dati ACEA, benzina e diesel mantengono ancora la maggioranza delle quote di mercato.

Nel 2022 la “torta” delle quote di mercato relative alle nuove immatricolazioni auto ha visto ancora una volta la benzina in testa con il 36,4% del totale, seguita dal diesel al 16,4%; tuttavia, considerando che i veicoli elettrici a batteria (BEV) hanno raggiunto il 12,1% (con una crescita del 3% sul 2021), gli ibridi elettrici (HEV), il 22,6% (con una crescita dell’8,6%) e gli ibridi plug-in (PHEV) il 9,4% (con una crescita dell’1,2%), di fatto si è assistito ad un ennesimo assalto al fortino dei motori endotermici da parte delle nuove alimentazioni auto meno emissive.

Nonostante, quindi, le quote relative alle alimentazioni benzina e diesel da tempo subiscono una lenta erosione, i due segmenti, messi insieme, continuano a rappresentare più delle metà delle vendite di auto nuove nell’Ue.
Lo certificano i dati pubblicati ad inizio febbraio da ACEA e che fanno riferimento all’ultimo trimestre 2022. Vediamo insieme la “fotografia” dei vari segmenti.

Benzina e diesel
Da ottobre a dicembre 2022 la domanda di auto a benzina è salita del 4,1% in zona Ue (+5,2% se si guarda all’intera Europa occidentale includendo Paesi EFTA e Regno Unito).
In generale quasi tutti i Paesi Ue hanno contribuito alla crescita (con l’esclusione di Danimarca, Finlandia, Ungheria, Lituania, Lussemburgo, Slovenia e Svezia); positivi i risultati registrati nei quattro mercati chiave, fra i quali si sottolinea l’Italia con il +17,4%; la Francia ha segnato una timida crescita (+3,5%); mentre Spagna e Germania non hanno variato sensibilmente il loro risultato rispetto analogo periodo 2021 (rispettivamente +0,4% e +0,3%).

Tuttavia, a livello annuale la flessione delle vendite di auto a benzina è stata del -12,8% in Ue e del -16,7% nell’intera Europa occidentale con tutti i principali mercati in calo a due cifre: Italia, -16,4%; Francia, -14,8%; Spagna, -12,1% e Germania, -11,2%. Un risultato che, a conti fatti, ha portato al quota di mercato annuale dal 35,5% del 2021 al 32,55% dello scorso anno.

Per quanto concerne il diesel (che ha perso 3,1 punti percentuali di quota rispetto al 2021), questo ha subìto una leggera flessione nell’ultima parte dell’anno chiudendo il trimestre al -0,4% in zona Ue e al -0,8% nell’intera Europa occidentale.
A pesare negativamente sulla media Ue sono state le perdite registrate in due grandi mercati dell’area: Francia e Spagna che, rispettivamente, hanno registrato cali rispettivamente del -22,2% e del -15% (a differenza di Italia e Germania che, invece, hanno segnato positività a due cifre: +19,3% e +12,9%).

Tuttavia la flessione a livello annuale è stata pesante: -19,7% in area Ue e -20,9% in Europa occidentale, con perdite diffuse su tutti i mercati, con la sola eccezione della Bulgaria. Pesanti, le contrazioni registrate nei major market: Francia, -31,6%; Italia, -20,1%; Spagna, -18,4% e Germania, -9,9%.

Veicoli elettrici a batteria (BEV)
I veicoli elettrici a batteria hanno visto aumentare le immatricolazioni in Ue del 31,6% nell’ultimo trimestre dell’anno (36,1% in Europa occidentale). Mentre la maggior parte dei Paesi dell’area ha registrato una crescita considerevole spinta ancor più dai maggiori mercati (Germania, +66,1%; Francia, +12,1% e Spagna, +9%), l’Italia ha registrato un crollo pesante delle vendite: -34,2%.
Situazione che riflette l’andamento annuale (+28% in Ue e +29,3% in Europa occidentale) con il segmento cresciuto ovunque tranne che nel Belpaese (-26,9%).

Veicoli elettrici ibridi (HEV)
Il segmento degli HEV è cresciuto del 22,2% nell’ultimo trimestre 2022 in area Ue  e del +25,9% in Europa occidentale grazie all’aumento della domanda che si registrato nella maggioranza dei mercati dell’area (ad esclusione di Bulgaria, Danimarca, Estonia, Irlanda e Slovenia). Guadagni solidi registrati in Germania (+30,1%), Italia (+27,1%), Spagna (+11,2%) e Francia (+6,4%).

Molto positiva la performance del segmento anche a livello annuale con una crescita media dell’area UE del +8,6% (+8,5% in Europa occidentale) spinta da risultati dei maggiori mercati (Germania, +14,8%; spagna, +9,1% e Italia, +6,4%) ad esclusione della Francia che ha variato la propria performance in territorio negativo rispetto allo scorso anno, -8,5%.

Veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV)
Buono il risultato dell’ultimo trimestre 2022 anche per gli autoveicoli ibridi plug-in che a dicembre hanno totalizzato una variazione percentuale positiva del 29,5%. La spinta maggiore a livello Ue l’ha data il mercato tedesco (+73,5%); nello stesso periodo l’Italia ha dato solo un piccolo contributo (+1,7%), mentre la Spagna non ha variato la domanda rispetto all’ultimo trimestre 2021 e la Francia, addirittura, ha perso terreno (-3%).

A livello annuale il risultato è stato comunque positivo nell’Unione (+1,2%), anche se a livello di Europa occidentale si è registrata una contrazione (-2,7%) spinta dal risultato negativo del Regno Unito. Luci e ombre nei maggiori mercati con Francia e Italia in contrazione (rispettivamente -10,3% e -6,1%), mentre Germania e Spagna hanno visto crescere la loro domanda (+11,3 e +10,6%).

Veicoli alimentati a metano
Le fluttuazioni del prezzo di gas naturale hanno spinto in basso le vendite di veicoli alimentati a metano, tanto a livello trimestrale che annuale.
Il principale mercato Ue per volumi, ovvero l’Italia, s’è contratto del -71,3% nell’ultimo trimestre e del -65,9% nell’intero anno, trascinando il consuntivo trimestrale dell’area a -56,6% e quello annuale a -57,6%.

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