Due ruote e sicurezza stradale: da ETSC indicazioni e misure per i decisori europei

L’ultimo Rapporto del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti fotografa il quadro europeo al 2021 e si concentra sulle possibili soluzioni per ridurre incidenti e decessi stradali fra i guidatori di motociclette e motorini.

Le due ruote continuano a mietere vittime: nel 2021, sulle strade europee, sono morte 3.891 persone alla guida di una motocicletta o di un motorino e se tale cifra è inferiore del 25% rispetto a un decennio prima, va considerato che, nello stesso torno di tempo, si è assistito ad una riduzione di 1/3 di tutte le altre vittime della strada.

Lo rende noto il ETSCConsiglio Europeo per la Sicurezza nei Trasporti che ha pubblicato ieri il Rapporto: Reducing Road Deaths Among Powered Two Wheeler Users Pin Flash Report 44 (NdR:  Riduzione dei decessi stradali tra gli utenti delle due ruote a motore PIN Flash 44 – disponibile in inglese qui), che oltre ai numeri del problema, fornisce esempi di politiche che hanno portato a progressi più rapidi e aree di miglioramento, nonché alcune indicazioni pratiche, misure prioritarie e raccomandazioni, ai decisori europei.

Nella premessa al Rapporto gli estensori ricordano la vexata quaestio circa la ricomprensione degli utenti di veicoli motorizzati a due ruote nella categoria degli utenti vulnerabili della strada; è vero che i primi possono comportare rischi sostanziali per i secondi (pedoni e ciclisti), ma rimangono pur sempre non protetti da una carrozzeria e dagli altri sistemi di protezione di cui godono gli occupanti di un veicolo a quattro ruote. Pertanto, risultano comunque esposti a rischi maggiori nel traffico.

Tra l’altro il Rapporto evidenzia differenze tra la riduzione dei decessi stradali fra coloro alla guida di ciclomotori e quelli registrati fra i motociclisti; una differenza che si riflette anche per le lesioni gravi registrate fra i vari utenti. Anche l’età continua ad essere un fattore di rischio importante.

Fra le misure principali da mettere in atto per conseguire una riduzione dei rischi per gli utenti dei veicoli a motore a due ruote, ETSC indica: formazione, licenze, infrastrutture, ispezioni tecniche, uso di dispositivi di protezione e nuove tecnologie.

La misura più interessante riguarda l’input all’obbligatorietà di Sistemi di Frenata Antibloccaggio (ABS) su per tutti i veicoli a due ruote fino a 125 cc. e l’introduzione di un test pratico di guida obbligatorio in tutti i Paesi Ue.

Tra l’altro, secondo ETSC tutti i Paesi membri dovrebbero applicare l’età minima raccomandata di 16 anni per guidate un motorino, considerando che, in diversi Stati è ancora possibile guidare dall’età di 14 anni, senza superare una prova pratica.
Tra le altre raccomandazioni contenute nel Rapporto:

ispezioni tecniche obbligatorie per tutte le motociclette e i ciclomotori, nonché un focus sulla verifica che i veicoli non siano stati modificati per velocità più elevate. La Commissione europea sta attualmente rivedendo le norme sulle ispezioni dei veicoli, con una proposta prevista per quest’anno;

i governi nazionali dovrebbero sviluppare una migliore applicazione dei limiti di velocità applicabili ai motociclisti superando altresì il gap normativo che impedisce l’identificazione del conducente/motociclista in quei Paesi che richiedono l’identificazione del conducente/motociclista al momento di emettere sanzioni;

migliorare l’applicazione dell’uso del casco soprattutto in quei Paesi ove il suo utilizzo è minore (Grecia e Cipro). L’UE e i governi nazionali potrebbero anche promuovere un programma di informazione dei consumatori sulle prestazioni di sicurezza dei caschi e di altri dispositivi di protezione come le giacche airbag;

i produttori di automobili, furgoni e autocarri dovrebbero anche migliorare il rilevamento dei motociclisti mediante tecnologie di sicurezza come la frenata di emergenza automatizzata;

prestare molta più attenzione a coloro impiegati nelle società di consegna e lavoratori autonomi, i cosiddetti riders, che si trovano al centro di una vera e propria “tempesta perfetta” di fattori di rischio fatta di pressione per effettuare consegne rapide e in condizioni di malessere, mancanza di dispositivi di protezione e scarsa supervisione delle condizioni del veicolo, guida nel traffico cittadino e distrazione causata da app e cellulari.

Negli ultimi anni i motociclisti hanno prestato meno attenzione alla sicurezza stradale – ha commentato Jenny Carson, responsabile del programma Road Safety Performance Index di ETSCMa ci sono diverse misure intelligenti e dirette che possono essere prese per ridurre il numero inaccettabile di morti ogni anno. Alcuni sono ovvi, come non permettere ai bambini di 14 anni di guidare le motociclette. Altri richiedono un po’ di innovazione, come garantire che i motociclisti possano essere sanzionati per il superamento del limite di velocità come qualsiasi altro utente della strada”.

Foto di Emovo da Pixabay

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