GB Catalyst Srl, protagonista nel dibattito sul futuro del mercato ELV

A margine del Congresso Nazionale C.A.R., Stefano Burioli torna sui motivi che hanno spinto la società di Macerone di Cesena a sponsorizzare l’iniziativa.

 

Fare bene il nostro lavoro è la gratificazione più grande”, lo avevamo lasciato così, Stefano Burioli, titolare di GB Catalyst Srl, qualche giorno prima della celebrazione del IV Congresso Nazionale della Confederazione degli Autodemolitori Riuniti – C.A.R., Congresso al quale la Società di Macerone di Cesena ha contribuito in qualità di sponsor, come già accaduto per altre iniziative analoghe dell’Associazione.

Credo che la bontà di un’impresa non si misuri solo con la sua capacità di fare business e di soddisfare le esigenze di clienti e fornitori; ma anche dalla attitudine a cogliere il fermento che muove il settore di riferimento prospettando soluzioni mirate e agendo altresì da soggetto partner per rinsaldare legami e stringere nuove partnership”.

In questo ambito GB Catalyst Srl che vanta una solida esperienza pluriennale nel recupero e commercializzazione di ricambi usati nonché nell’acquisto e successivo avvio a valorizzazione di catalizzatori esausti e che, pertanto, si rivolge prioritariamente ad imprese di autodemolizione e centri di stoccaggio (ma anche Officine, Raccoglitori, Consorzi e a tutti gli operatori del settore), ha già al suo attivo strategie dedicate come l’applicazione presentata lo scorso anno in occasione di ECOMONDO e che consente la valutazione a valori di mercato per forniture a codice di catalizzatori esausti e ricambistica usata integrando un data base di oltre 25.000 catalizzatori sviluppato dalla società.

Proprio nel corso del convegno promosso dalla C.A.R. a Lecce in occasione del suo Congresso Nazionale – ha ricordato Burioli – s’è fatta menzione del problema rappresentato da casi illeciti di gestione disinvolta dei catalizzatori esausti, stante l’ovvia opportunità per coloro che operano nell’ombra di mettere le mani su componentistica preziosa per il contenuto di metalli come rodio, platino e palladio”.

Un problema – ha proseguito a margine dell’evento – che impatta non solo su coloro che operano nel rispetto delle regole e che si vedono oggetto di concorrenza sleale, ma anche per l’ambiente e l’economia circolare. Il primo perché dalla mala gestione dei flussi di materiali non nasce mai niente di buono in termini di rispetto per le norme a tutela dell’ambiente, del territorio e della salute; la seconda, perché i quantitativi di catalizzatori che sfuggono al recupero legale, quando non oggetto di vere e proprie sottrazioni a danno di proprietari d’auto, vanno ad ingrassare economie illegali e a sottrarre materiale prezioso e strategico per l’industria nazionale”.

Senza contare il danno in termini di quantitativi di materiali che sfuggono al “censimento” del riciclo nazionale e impediscono il raggiungimento degli obiettivi-target previsti dalla norma europea per la corretta gestione dei veicoli a fine vita”.
Ben vegano, dunque – prosegue Burioli – iniziative di confronto con i vari partner della filiera come quest’ultima messa in campo dalla C.A.R., momenti che servono a crescere nella consapevolezza dei ruoli, del lavoro e degli obiettivi ambientali comuni”.

GB Catalyst Srl, vuoi che si parli di ricambistica usata, vuoi che si tratti di catalizzatori esausti da avviare a valorizzazione e recupero dei metalli preziosi, vuole essere un protagonista della green economy nazionale – conclude Burioli – e dunque essere presente dove le imprese si interrogano sulle sfide future del mercato ELV e della mobilità in generale”.

 

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