Nuove tecnologie per il biometano presentate ad Ecomondo

Alla XXVI edizione sono stati presentati interessanti strumenti e nuove metodologie per tutelare l’ambiente e rispettare l’ecosistema.

Il biometano è un’ottima alternativa al classico carburante per evitare l’inquinamento e abbassare il livello di CO2 nell’atmosfera. Tutelare l’ambiente sta diventando una priorità assoluta proprio per salvaguardare l’ecosistema. Alla XXVI edizione di Ecomondo, l’agenzia di sviluppo Mendelsohn ha presentato un interessante progetto di “biometano intelligente” per aumentare i ricavi e il valore di mercato degli impianti, evitando la revoca degli incentivi e i fermi d’impianto.

Conviene ricordare che il biometano gioca un ruolo rilevante nel raggiungimento dei risultati climatici prefissati per il 2030 e per l’obiettivo zero-emissioni al 2050. Non solo. Costituisce una risorsa strategica che può contribuire alla sicurezza energetica europea, riducendo la dipendenza dal gas naturale estero.

Scendiamo nel dettaglio per conoscere il progetto. Ecco le due novità per la gestione degli impianti di biometano:
finanziare l’impianto di biometano con canali alternativi al GSE;
– Blockchain CH4, la tecnologia che blinda gli incentivi, produce maggiori ricavi, evita le sanzioni, aumenta il valore dell’impianto.

“Blockchain CH4”
È la piattaforma innovativa studiata da Mendelsohn per certificare i dati e le informazioni dell’impianto, blindare gli incentivi e produrre maggiori ricavi. La piattaforma consente di controllare ogni componente dell’impianto in tempo reale e in qualunque posto del mondo attraverso algoritmi innovativi di intelligenza artificiale. Con la tecnologia blockchain i players del settore del biometano possono adempiere con successo a tutti gli aspetti normativi, operativi, contrattuali e finanziari.

Analisi del settore
Questa esigenza di favorire energia rinnovabile è una priorità assoluta per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione Europea: riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.

«Gas for Climate propone di introdurre un target vincolante al 2030 dell’11% di gas rinnovabili sul totale della domanda finale europea di gas. Il documento segue il report Gas Decarbonisation Pathways 2020-2050, presentato lo scorso anno da Gas for Climate, che suggerisce ulteriori misure che consentirebbero ai gas rinnovabili di giocare un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE a breve e lungo termine. Per garantire un’accelerazione – si legge nel Documento – della crescita del mercato dei gas rinnovabili all’interno dell’Unione Europea, la prevista quota dell’11% è sostenuta da due sotto-obiettivi vincolanti e relativi all’idrogeno verde e al biometano. Almeno l’8% del gas utilizzato nella UE al 2030 deve essere biometano e una percentuale di almeno il 3% deve essere rappresentata dall’idrogeno verde. I sotto-obiettivi si basano sul fatto che il biometano è già disponibile e scalabile a livello commerciale in maniera sostenibile, mentre l’idrogeno verde può cominciare a crescere nei prossimi anni. Gas for Climate prevede che l’obiettivo dell’11% di gas rinnovabili si traduca in obiettivi nazionali differenziati».

Di Francesco Fravolini

 

 

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