Piano Ecobonus 2024; il Mimit lo ha presentato al Tavolo Automotive

Nuovi contributi non solo per le auto elettriche pure, ma anche per i veicoli a basse emissioni e l’usato (Euro 6).

Quello che si prospetta è un: “profondo cambiamento di rotta rispetto agli anni precedenti”, secondo le parole del Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso che, nella giornata di ieri, presso la sede del Mimit ha presieduto un incontro del Tavolo Automotive per dedicato alla presentazione dei contenuti del DPCM di rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti (Ecobonus).

All’incontro, tra gli altri, erano presenti anche i rappresentati delle aziende che producono veicoli in Italia, delle organizzazioni sindacali e datoriali della filiera, delle Regioni e di Anfia.

Questo nuovo Piano degli incentivi per il settore automotive – ha spiegato – poggia su tre pilastri: lo svecchiamento del parco auto italiano, uno dei più vecchi in Europa; il sostegno alla domanda delle persone con redditi più bassi; il rilancio della produzione di veicoli in Italia”.

Più sostenibilità ecologica – ha concluso – con uno sguardo alla sostenibilità sociale, vista la particolare attenzione riservata alle famiglie a basso reddito e alle imprese della filiera nazionale, parte fondamentale del nostro Made in Italy”.

Ma veniamo alle novità, dunque, pur rimarcando che la proposta di rimodulazione deve ancora passare al vaglio della Corte dei Conti e del Consiglio dei Ministri e che, pertanto, potrebbe non vedere la luce prima della fine di marzo.

Innanzi tutto, le risorse stanziate: 950 milioni di euro per gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni; una somma considerevole ripartita in questo modo:
– 793 milioni per le auto nuove;
– 35 milioni per ciclomotori, motocicli, quadricicli;
– 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri;
– 20 milioni per auto Euro 6 usate;
– 50 milioni per un programma sperimentale di noleggio a lungo termine.

È previsto inoltre un contributo di rottamazione proporzionale alla classe ambientale di appartenenza del veicolo rottamato e la possibilità di rottamare anche le Euro 5.

Qual ora la rimodulazione dell’Ecobonus dovesse trovare accoglimento, nel 2024 il contributo massimo ottenibile, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5.000 a 13.750 € (per coloro che, con un ISEE inferiore ai 30.000 € acquisteranno un’auto elettrica a batteria rottamando Euro 0, Euro 1 o Euro 2).

Nel dettaglio, in merito alle sole auto nuove, i fondi, al momento, prevedono:
– 240 milioni € per le automobili nella fascia di emissioni di CO2 tra 0 e 20 g/km (le auto elettriche a batteria – BEV), con un incentivo dai 6.000 ai 13.750 (per effetto della maggiorazione di cui si cennava poc’anzi);
– 150 milioni € per le auto con emissioni di CO2 tra 21 e 60 g/Km, in pratica le elettriche ibride plug-in (in questo caso il contributo sarebbe compreso tra 4.000 e i 10.000 €);
– 403 milioni € per le auto con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/Km (in pratica auto ad alimentazioni tradizionali con bassi consumi, comprese mild e full hybrid). In questo caso l’incentivo prevede un range da 15.000 a 3.000 euro con rottamazione obbligatoria.

Colpiscono, i 20 milioni messi sul tavolo per il sostegno all’acquisto di auto usate Euro 6 (del valore massimo di 25.000 €) con emissioni fino a 160 g CO2/km e rottamazione obbligatoria del vecchio veicolo fino alla classe Euro 4 e di proprietà da almeno 1 anno: 2000 € di incentivo.

Sempre nel corso dello stesso incontro, a margine, è stato illustrato il programma degli incentivi previsti nel 2024 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in ambito domestico.

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