UN MERCATO IN CRESCITA E UN 2010 CON UN INIZIO POSITIVO

I dati di Assofermet relativi ai primi 2 mesi confermano un inizio del 2010 positivo che fa ben sperare dopo mesi bui e di grande crisi

Febbraio ha segnato una rinascita in quanto molti avvenimenti internazionali hanno contribuito ad un risveglio via via più evidente del mercato dei rottami in Italia dai mesi bui della crisi un discreto rimbalzo della domanda da parte dei principali consumatori nazionali in primis fin da inizio mese, la speculazione finanziaria sui metalli onnipresente ed una robusta domanda dei mercati del Far-East. E la consapevolezza che gli investimenti nel mercato dei metalli hanno distorto, negli ultimi sei mesi, le consolidate relazioni tra domanda ed offerta. L’impatto di questi livelli di prezzo e la volatilità ha un unico risultato: erodere i margini commerciali.
Il mercato dei non ferrosi è stato influenzato dai seguenti eventi:
1) i principali produttori di grezzi stanno lavorando al 70-80% di capacità e soffrono per le elevate quotazioni raggiunte dal metallo, in par ticolare la volatilità dei prezzi suggerisce prudenza e li spinge verso una politica degli approvvigionamenti tipo “just in time”.
2) C’è un miglioramento complessivo dei fondamentali per i principali metalli. I prezzi in continuo aumento stanno stimolando le richieste di grezzi da parte dei consumatori finali.
3) La crisi di Alcoa (il leader mondiale nella produzione e nella gestione di alluminio primario, alluminio secondario e allumina combinati, grazie alla sua posizione attiva e di crescente importanza in tutti gli aspetti principali del settore), ora risolta, nei due impianti italiani e le fermate di alcuni produttori nazionali per motivi contingenti hanno spinto i premi delle billette primarie\ secondarie.
4) I recenti terremoti in Cile (primo produttore di rame al mondo) e le preoccupazioni dal punto di vista della disponibilità futura di questo metallo contribuiscono a sostenere il prezzo dei catodi e dei rottami.
La situazione è nettamente migliorata anche per il rame, l’ottone, il nichel, l’allumino e il piombo.

Rame
Il prezzo del rame per consegna tre mesi è aumentato del 48% sull’LME negli ultimi 6 mesi, nonostante l’aumento degli stock dell’89% nello stesso periodo.
Questo aumento dei prezzi è stato causato, principalmente, da motivi legati alla speculazione finanziaria, accoppiata ad una domanda continua da parte dei principali consumatori del Far-East.
La domanda nazionale è buona nonostante l’alto livello di prezzo del metallo rosso; la disponibilità dei rottami è buona e c’è un’accesa competizione per accaparrarsi il metallo. I principali consumatori, spinti dal continuo aumento dei prezzi, sono tornati sul mercato ed hanno iniziato a mettere qualcosina in magazzino, stimolati anche da un salutare aumento degli ordini. I produttori di tubi, raccordi e fittings stanno lavorando al 70% di capacità, come i produttori di sistemi per tetto e lattonieri.

Ottone
La disponibilità di rottame è scarsa e le richieste del mercato nazionale modeste: i principali produttori di semilavorati di ottone stanno lavorando al 65%-70%. Cercano di acquistare lo stretto necessario per soddisfare la domanda ai prezzi più bassi possibili.
Unica certezza e faro onnipresente, anche nei momenti più neri della crisi, è la richiesta da parte dei consumatori del Far-East. Al momento i prezzi pagati dai principali consumatori italiani non riflettono l’esatto valore del metallo componente la lega, viene valorizzata solo la componente rame, quindi pagano prezzi sensibilmente più bassi rispetto ai trader del Far-East; inoltre stanno iniziando a raccogliere materiale anche dai piccoli/piccolissimi commercianti rompendo quegli equilibri ormai consolidati. Nonostante richieste non brillanti il gap di prezzo di cui stanno godendo i principali produttori di lingotti fra rottami e prodotti appare davvero ampio. I principali commercianti preferiscono vendere tutta la loro produzione all’estero per tenere il mercato e non essere scavalcati dalle fonderie nazionali, ormai orientate al piccolo commerciante. L’importazione di rottami da parte degli altri Paesi europei è risibile per la competizione dei mercati del Far-East.

Alluminio
Le condizioni dell’alluminio primario sembrano difficili: la richiesta da parte dei principali produttori di billette e placche è modesta in questo periodo. Sono quasi tutti sovra stoccati e corti di ordini, così si ha una buona offerta di billette e placche a prezzi discreti, ma non c’è una grandissima richiesta.
Nei mesi passati la crisi dell’Alcoa ha contribuito ad aumentare sul mercato nazionale i premi su pani e grezzi. I principali commercianti, abbandonati dal mercato nazionale, sono stati costretti ad esportare gran parte della loro produzione, infatti, nonostante un rapporto sfavorevole Euro/Dollaro, questi mercati mantengono prezzi davvero competitivi e richieste interessanti specialmente sui low grades.
Il mercato dell’alluminio secondario è effervescente: i produttori stanno lavorando a piena capacità ci sono moltissimi ordini ed un’ottima disponibilità di rottame a prezzi discreti. I principali commercianti stanno vendendo gran parte della loro produzione sul mercato europeo. I mercati del Far-East, in questo momento, non sembrano particolarmente attrattivi su questi prodotti.

Nichel
Il consumo di nichel resta fortemente condizionato dal settore dell’acciaio inossidabile, che incide per circa il 70% sulla domanda di nichel primario.
Negli ultimi giorni di febbraio, il prezzo del nichel ha superato 20.000 USD/t, la domanda delle acciaierie rimane forte, così da essere di stimolo per i prezzi dei rottami inox. Nel mercato italiano, il prezzo di vendita dei rottami 18/8 è aumentato del 10% da una settimana all’altra.
La domanda è stabile, pertanto i traders si aspettano che le acciaierie continueranno ad acquistare. In generale, l’offerta di rottami della UE è buona e la domanda è forte mentre il prezzo sta aumentando. La domanda nazionale è buona ed è stimata in aumento del 20% su febbraio ed i consumatori stanno lavorando all’85% della capacità.
Il mercato delle batterie continua ad essere in forte crescita e offre significativi aspetti positivi nel lungo periodo, se le grandi batterie al nichel per i vecicoli ibridi diventeranno le batterie del futuro per quanto concerne i veicoli ibridi o elettrici. Per quanto riguarda gli usi finali di minor importanza, il consumo di nichel nei rivestimenti e nelle leghe di acciaio ci si attende una crescita non superiore al 2% per il 2010.

Piombo
I fondamentali per il piombo sono abbastanza buoni gli elevati approvvigionamenti continuano a contribuire alla diminuzione degli stock LME. Per contro i bassi stock stanno spingendo sui premi e prezzi.
C’è un’elevata domanda di rottami nel mercato nazionale: è discreta la disponibilità di rottami e lingotti. I prezzi nei mercati esteri sono, di solito, migliori rispetto a quelli del mercato nazionale, frenando le importazioni.
Non resta che sperare che i dati migliorino sempre di più e che il mercato torni in crescita, come ci auguriamo che anche la crisi si avvicini ad un felice epilogo. La strada è lunga. Ma il 2010 è iniziato con uno spiraglio.

Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *