Arriva il sensore nella gomma che previene i pericoli

Pirelli inventa lo pneumatico “intelligente” che legge la strada. Nato dalla collaborazione tra Pirelli e Politecnico di Milano, si chiama Cyber Tyre ed è un sensore che “parla” con l’auto e garantisce la massima sicurezza al guidatore.
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Si apre una nuova era per gli pneumatici: Pirelli ha inventato la gomma intelligente Cyber Tyre che “legge” la strada e “parla” con l’auto, prevenendo i pericoli. Grazie a un chip inserito all’interno della carcassa, è in grado di fornire informazioni essenziali sullo stato dello pneumatico, sulle condizioni della strada e sulle prestazioni del veicolo direttamente al guidatore attraverso la centralina dell’auto, contribuendo a rendere più efficiente e sicuro il controllo elettronico della vettura.

Effetto principale dell’innovazione, messa a punto dai tecnici del dipartimento Ricerca e Sviluppo della Bicocca insieme con il Dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano, è l’introduzione di un nuovo paradigma di sicurezza preventiva in aggiunta alla sicurezza attiva e passiva durante la marcia del veicolo. In pratica, Cyber Tyre permette allo pneumatico di diventare una sorta di copilota e di sostituirsi in caso di pericolo al guidatore.

Il prototipo di Cyber Tyre è stato presentato in anteprima durante il workshop “Advanced driver assistance control”, organizzato dalla Fondazione Polimi e dalla Fondazione Silvio Pirelli, ed è già allo studio delle principali case automobilistiche.

Il futuro del settore automotive nel nostro Paese, come in Europa, passa per la ricerca di soluzioni tecnologiche all’avanguardia a sostegno della mobilità sostenibile, che significa saper coniugare sicurezza, prestazioni e salvaguardia ambientale – ha dichiarato durante il workshop il presidente Pirelli Marco Tronchetti ProveraLo sviluppo di Cyber Tyre va in questa direzione e rappresenta una delle punte più avanzate della ricerca Pirelli, che da sempre coltiva con il mondo universitario tra cui Berkeley, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, relazioni profonde e di successo”.

L’elemento caratterizzante della gomma intelligente – ha continuato Tronchetti Provera – è un sensore elettronico, grande circa un centimetro quadrato, completamente autoalimentato, e quindi sempre carico e a basso impatto ambientale, in grado di leggere direttamente le condizioni di interazione pneumatico-strada e di dialogare in tempo reale, via wireless, con il computer di bordo e con tutti gli apparati elettronici della vettura, oltre che con il guidatore, attraverso una opportuna interfaccia grafica. Il sensore, infatti, interpreta le variazioni della tipologia di attrito, riconoscendo le diverse condizioni di marcia: asciutto, bagnato, ghiaccio, grado di rugosità (e dunque di aderenza) dell’asfalto, per citare le principali. La gomma intelligente, in pratica, recepisce in maniera diretta e in tempo reale l’interazione che avviene tra veicolo e fondo stradale attraverso il battistrada e può prevedere, in maniera precisa e con buon margine di anticipo, le variazioni di tale interazione e, quindi, il cambiamento delle condizioni di marcia. Cyber Tyre è già una realtà nella versione CyberFleet dedicata al trasporto commerciale e utilizzata da alcune delle principali flotte in Europa e Sud America”.

Il nuovo Polo tecnologico e industriale Pirelli di Settimo Torinese sarà il primo luogo di produzione della “gomma intelligente” che si avvarrà del Mirs 2, evoluzione del Mirs (Modular integrated robotezed system), l’esclusivo processo di produzione ideato da Pirelli. Lo sviluppo dello pneumatico conoscerà due fasi di evoluzione tecnologica, applicazione e disponibilità sul mercato: il Cyber Tyre Lean, per il monitoraggio della pressione degli pneumatici delle vetture, sviluppato in collaborazione con Schrader, e il Cyber Tyre in senso stretto, che sarà in grado non soltanto di fornire i dati relativi alla gomma, ma anche di leggere la strada e interfacciarsi direttamente con gli altri sistemi elettronici presenti sulla vettura fornendo a questi ulteriori informazioni per una guida sicura.

L’obiettivo – ha concluso Maurizio Boiocchi, chief technical officer di Pirelli – è di industrializzare il prodotto per abbassarne i costi, con l’intento di portarlo anche sulle auto di serie. Pensiamo che su strada sarà possibile vederlo intorno al 2018”.


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