Guidare disidratati è come essere ubriachi

L’allarme arriva da uno studio scientifico condotto nel Regno Unito che evidenzia che la mancanza di liquidi nel corpo di una persona alla guida comporta gli stessi errori di quando si beve alcol o si assumono droghe.

afa caldo

In questi giorni di afa e caldo non è da sottovalutare l’appello alla prudenza, all’idratazione e al non uscire da casa nelle ore più torride che i media ci ripetono costantemente. Soprattutto gli anziani e i bambini devono prestare molta attenzione ma, secondo una recente ricerca, anche gli automobilisti.

Gli esperti della Loughborough University nel Regno Unito, in collaborazione con lo European Hydration Institute (EHI), hanno infatti dimostrato attraverso uno studio scientifico intitolato “Disidratazione e Guida” e pubblicato sul “Journal of Physiology and Behavior” che guidare disidratati equivale a mettersi al posto di guida in stato di ebbrezza o dopo l’assunzione di stupefacenti: cioè, in poche parole, senza essere adeguatamente idratati si possono commettere lo stesso numero di errori di chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe.

Lo studio spiega che in condizioni normali la massa d’acqua corporea di ogni individuo è in genere mantenuta quotidianamente da una serie di fattori come la regolazione dei sali che normalmente ne limita la perdita. Ci sono però alcune situazioni che fanno sì che il nostro corpo si disidrati, ad esempio la febbre, l’umidità, l’assunzione di diuretici o il non bere. Proprio la mancanza di idratazione causa una riduzione della circolazione sanguigna e aumenta invece l’osmolalità (ovvero la concentrazione di sali). Una ipoidratazione può quindi causare sintomi quali mal di testa, perdita di concentrazione, irritabilità, sonnolenza, abbassando a chi è al volante i livelli di allerta e l’abilità di concentrazione, e comportando allo stesso tempo errori di giudizio e mancanza di prontezza nelle manovre.

Si tratta di uno studio clinico realizzato tramite un sofisticato simulatore che non lascia spazio all’errore, in quanto coloro che vi hanno preso parte erano idratati o leggermente disidratati – spiega il professor Lluís Serra-Majem, membro del Science Advisory Board dello European Hydration Institute e professore di Medicina Preventiva e Salute Pubblica presso l’Universidad de Las Palmas de Gran Canaria – Il merito maggiore di questo studio è il fatto che per la prima volta sono stati analizzati gli effetti di una leggera disidratazione sulla capacità di reazione e sulla prontezza di riflessi di chi guida nel rispondere a un evento imprevisto”.

La ricerca si è svolta in 2 giorni ed ha visto la partecipazione di 12 uomini tra i 18 e i 26 anni: ogni soggetto scelto per il campione ha guidato nel simulatore un giorno da idratato (bevendo in precedenza duecento milligrammi di acqua ogni ora) e un altro da disidratato (bevendo solo venticinque milligrammi in totale). Ebbene, nel secondo giorno le persone coinvolte hanno commesso centouno errori (come sbandamento sulla corsia opposta, frenate tardive e passaggio o attraversamento delle bande sonore o delle linee che suddividono le corsie di marcia) mentre da idratati meno della metà, quarantasette.

“Tutti condanniamo la guida da ubriachi, ma di solito non pensiamo agli effetti di altri fattori che possono influire sulle nostre capacità mentre siamo al volante e uno di questi è non bere e la conseguente disidratazione – ha concluso Serra-Majem – Dai test compiuti al simulatore di guida è emerso che gli automobilisti che avevano bevuto solo 25ml di acqua in un’ora erano molto meno attenti rispetto a chi si era idratato con 200 ml, la dose che corrisponde ad un bicchiere colmo d’acqua, con comportamenti pericolosi dovuti alla diminuzione delle capacità di attenzione e di reazione agli imprevisti, in particolare quando guidavano su tratti rettilinei e lungo le strade statali a velocità moderata”.

Allora, per chi si mette in viaggio in questi giorni di vacanza o lo fa quotidianamente per lavoro ecco le raccomandazioni degli esperti dell’EHI per fronteggiare le temperature elevate e l’afa mentre si è alla guida del proprio veicolo:

1. assumere un’adeguata quantità di liquidi. Si raccomanda di accompagnare l’assunzione di acqua a quella di altre bevande, quali succhi, latte, bevande analcoliche, tè e caffè, in quanto contengono tutte oltre l’85% d’acqua e sono pertanto importanti fonti di idratazione;
2. fare una sosta ogni due ore. Si raccomanda di riposarsi, sgranchirsi le gambe e reintegrare i liquidi persi, in particolare quando ci si sente assetati, senza tuttavia aspettare di esserlo per bere;
3. controllare il colore dell’urina. Se l’urina è di colore giallo chiaro, significa che il corpo è correttamente idratato; qualora il colore fosse più scuro, è possibile che sia già in atto una lieve disidratazione.

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