Emissioni di CO2: nel 2015 quasi tutti i grandi produttori hanno rispettato i limiti europei

Il nuovo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente traccia la sostenibilità ambientale dei costruttori automobilistici nei Paesi membri.

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Tutte, o quasi, le case automobilistiche nel 2015 hanno rispettato il target per le emissioni di CO2.
È quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente dal titolo “Monitoraggio delle emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni nel 2015” che fornisce una sintesi delle emissioni di CO2 di tutte le auto vendute nell’UE nel 2015 sulla base dei test in laboratorio secondo il protocollo standard europeo dei test utilizzati per l’omologazione dei veicoli.
I nuovi risultati confermano in gran parte i dati preliminari pubblicati per auto e furgoni all’inizio di quest’anno.

Le nuove autovetture hanno registrato emissioni medie di CO2 di 119,5 g CO2 / km, ossia 8% in meno rispetto al target 2015 di 130 g CO2 / km, e il 27% in meno rispetto al 2004.
Anche le emissioni medie dei furgoni venduti nel 2015 sono stati pari a 168,3 g CO2 / km, al di sotto dell’obiettivo 2017 di 175 g CO2 / km.
Questi dati rappresentano una riduzione del 6,5% rispetto al 2012, anno in cui è iniziato il monitoraggio.

Per soddisfare i target futuri, vale a dire 147 g CO2 / km per i furgoni entro il 2020 e 95 g CO2 / km per le auto entro il 2021, le emissioni medie di CO2 dovranno continuare a scendere con lo stesso andamento.

La maggior parte dei produttori di auto e furgoni hanno raggiunto il target, tranne Aston Martin Lagonda e Ferrari, che avendo superato i limiti, saranno costretti a subire delle penalità.
La casa di Maranello è stata multata di 410.760 euro per aver raggiunto emissioni pari a 299,4 g/Km contro i 295 g/km autorizzati.
Meglio è andata alla casa britannica, multata di 36.370 euro per aver superato il limite imposto di 310 g/km con emissioni da 312,2 g/km.

Sul fronte delle alimentazioni, diesel e benzina sono state le preferite dagli automobilisti europei, infatti, i veicoli diesel sono stati i più venduti e costituiscono il 52% del fatturato, leggermente inferiore a quello del 2014, quando il 53% delle nuove auto erano alimentate a gasolio.
L’elettrico è aumentato dallo 0,8% nel 2014 a oltre l’1% nel 2015.
Per i furgoni, la stragrande maggioranza dei veicoli sono alimentati a diesel (97%).

Nonostante le auto a diesel pesino 300 kg in più rispetto alle auto a benzina, le emissioni sono in media 119,2 g CO2 / km, ben 3,3 g in meno rispetto alla media delle auto a benzina.
Tuttavia, negli ultimi 10 anni si è ridotta notevolmente la differenza di emissioni tra le due alimentazioni, infatti nel 2000 la differenza era di 17,1 g CO2 / km.

Tra le più grandi case automobilistiche, Automobiles Peugeot, Citroën, Renault e Toyota Motor Europe continuano a produrre la maggior parte delle vetture a emissioni più basse.
Migliorano le loro prestazioni di oltre 5 g di CO2 / km Automobiles Peugeot (104 g CO2 / km) e Citroën (106 g CO2 / km), che hanno registrato le più basse emissioni medie di CO2 nelle auto nuove immatricolate nel 2015.
Toyota Motor Europe ha avuto la più alta percentuale di nuovi veicoli con emissioni inferiori a 95 g CO2 / km (41%).

Le maggiori riduzioni dei livelli medi di emissioni nel corso dell’anno sono stati raggiunti da Jaguar Land Rover Limited (14,4 g CO2 / km) e Daimler AG (6,9 g CO2 / km).
Per il terzo anno consecutivo, Dacia SA ha raggiunto le più basse emissioni medie di CO2 dai furgoni (133 g CO2 / km), così come Automobiles Peugeot, Citroën e Renault che hanno venduto furgoni con emissioni inferiori a 151 g CO2 / km.

In tutti gli Stati membri dell’UE, nel 2015 le emissioni di CO2 delle autovetture di nuova immatricolazione sono diminuite rispetto al 2014 e, grazie ad combinazione di fattori, anche l’Italia ha raggiunto buoni livelli.
Le nuove auto italiane hanno in media la massa e la potenza del motore parecchio più bassi rispetto a quelle degli altri Stati membri dell’UE.
In aggiunta a questo, l’Italia ha un’alta percentuale di piccole auto a diesel (il 56% dei veicoli sono diesel, pesano circa 1.441 kg e le emissioni medie sono di 115,5 g CO2 / km).
Inoltre, il 12% delle auto italiane sono a GPL o metano, mentre negli altri paesi la percentuale è inferiore al 2%.
L’Italia, infatti, ha il maggior numero di veicoli a GPL (8% di tutte le nuove immatricolazioni, con emissioni medie di CO2 di 119,0 g CO2 / km) e metano (4% di tutte le nuove immatricolazioni con emissioni medie di CO2 di 98,4 g CO2 / km).

La tendenza al ribasso delle emissioni di CO2 delle autovetture nuove immatricolate nell’UE è stato il risultato dell’effetto combinato di misure tecniche e politiche.
Dal punto di vista tecnico, l’efficienza del carburante dei nuovi modelli di auto è in costante miglioramento a seguito di una serie di innovazioni, come l’iniezione diretta del carburante, la regolazione variabile delle valvole, la disattivazione del cilindro, il turbocompressore e i sistemi Start-Stop.
Dal punto di vista non tecnico, invece, le politiche e le misure ambientali, adottate da un numero crescente di Stati membri, hanno ridotto ulteriormente le emissioni delle nuove flotte.


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