Alimentazioni auto Europa: non si arresta la crescita delle quote di mercato dei veicoli elettrici.

Ma pur aumentando considerevolmente le immatricolazioni di veicoli green, benzina e diesel continuano a dominare il mercato.

Prosegue senza sosta la scalata dei veicoli elettrici nel mercato europeo delle auto nuove; lo evidenzia l’ACEAEuropean Automobiles Manufacturers Association nel consueto report mensile dedicato alle alimentazioni auto di nuova immatricolazione.

Ebbene, al primo trimestre dell’anno i veicoli ibridi elettrici (HEV – Hybrid Electric Vehicles), hanno raggiunto il 18,4% delle vendite totali di autovetture nell’Ue, raddoppiando quasi la rispettiva quota di mercato in un anno (peraltro un anno particolarissimo per il mercato dell’auto, particolarmente influenzato dalla pandemia e della relative misure di contenimento).

Anche il segmento dei veicoli elettrici a batteria (BEV – Battery Electric Vehicles, inclusi i veicoli elettrici Full Cell ) ha visto aumentare la sua quota di mercato arrivando a rappresentare il 5,7% delle vendite totali; mentre gli ibridi plug-in (PHEV – Plug-In Electric Vehicles) hanno rappresentato l’8,2% del totale.

Nello stesso periodo, seguendo un trend in calo da tempo, è diminuita la domanda di nuovi veicoli a trazione tradizionale, anche se il segmento della benzina rappresenta pur sempre il 42,2% del mercato e il diesel il 23,2%.
Ma vediamo in dettaglio i vari dati

Alimentazioni tradizionali
Prendendo in considerazione i 26 mercati dell’Unione e lo stesso periodo di riferimento dello scorso anno, i volumi del segmento diesel si sono ridotti segnando 593.559 unità contro le precedenti 742.434 (-20,1%); come precedentemente esposto, la quota di mercato del gasolio si è assestata al 23,2% del totale delle vendite, segnando un calo rispetto alla quota del 29,9% del primo trimestre 2020.

Ad eccezione della Svezia (+17,9%), dell’Estonia (+11%) e della Slovenia (+0,2%), tutti i mercati dell’Unione hanno registrato una diminuzione significativa della domanda con cali a due cifre quasi ovunque. A questa situazione non si sono sottratti i principali mercati UE fra i quali la maglia nera spetta alla Germania (-29,4%) seguita dalla Spagna (-28,3%) e dalla Francia (-11,1%). L’Italia, invece, pur segnando una flessione, è riuscita a contenere il calo al 5,6%.

Anche la domanda delle auto a benzina ha proseguito nella curva discendente che perdura da tempo, registrando un calo dal 1.297.137 unità del primo trimestre 2020 al 1.078.409 di questi primi tre mesi 2021 (‐16.9%) facendo slittare la quota di mercato dal 52,3% al 42,2%.
Pochissimi i mercati Ue che hanno registrato positività: in testa la Svezia (+26,7%), seguita dalla Slovenia (9,7%), Francia (8,3%), Austria (5,6%), Bulgaria (la cui quota è stata stimata al 3,8%) e Cipro (1,2%); mentre la domanda è crollata decisamente nel mercato tedesco (-30%) e in quello spagnolo (-25,7).
Ancora una volta, l’Italia è riuscita a contenere la flessione al -4,8%.

Alimentazioni alternative
Il segmento dei BEV è cresciuto del 59,1% in confronto al primo trimestre dello scorso anno arrivando a 146.185 unità (quanto erano 91.864 in precedenza). Un risultato trainato dai notevoli volumi registrati in tre dei principali mercati Ue (Germania, +149% – Italia, +145,6% e Francia +17,5%) e anche dalle ottime performance di Lussemburgo (+207,4%), Grecia (490,1%), Cipro (550%) e Austria (172,1%).
Per contro, nel primo trimestre, il mercato spagnolo ha registrato un calo del 12,6%.

Balzo in avanti vertiginoso a livello Ue per il segmento PHEV che nel confronto col primo trimestre dello scorso anno ha visto immatricolate 132.607 unità in più (+175%) portando il totale a 208.389 unità e la quota di mercato all’8,2% del totale delle vendite trimestrali.
Risultati molto positivi a due e a tre cifre in tutti i mercati europei (pur con significative variazioni nei volumi dei singoli Paesi) e tutti i key-market concordi nella crescita del segmento: Italia in testa con un aumento del +445,7% ben distaccata da Germania (+ 195,4%), Francia (+ 231,4%) e Spagna (+ 116,1%).

Sul podio Ue per il segmento col maggior volume di autovetture ad alimentazione alternativa, gli HEV (compresi i modelli mild e full hybrid) hanno raggiunto le 469.784 unità immatricolate da gennaio 2021 con una crescita del 101,6% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Anche in questo caso le positività sono state ampiamente diffuse con crescite a due e a tre cifre (ad esclusione di Danimarca e Belgio che, rispettivamente hanno visto decrescere la domanda interna del 7,3% e del 3,7%).
Ancora una volta è l’Italia fra i maggiori mercati dell’area ad aver conseguito il risultato migliore (+ 246,8%), seguita da Francia (+ 135,0%), Germania (+ 60,5%) e Spagna (+ 39,4%).

Per quanto concerne i veicoli alimentati a gas naturale (metano), ACEA rimarca che la domanda è diminuita nel primo trimestre del 10,1% in Ue dalle 15.901 dello scorso anno alle attuali 14.300 per una quota di mercato che rappresenta lo 0,6% del totale delle vendite.
Un risultato magro nonostante l’apporto considerevolmente positivo dell’Italia (+24,5%) che resta il principale mercato per questi veicoli che altrove non riscuotono il favore dei consumatori.

L’insieme delle altre alimentazioni alternative (GPL, etanolo e altri carburanti) ha visto una variazione percentuale positiva del 92,7% trainata dal GPL e dai mercati francese e italiano che, da soli, rappresentano più della metà delle vendite totali Ue di autoveicoli a GPL.

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