Tariffazione autotrasporto: accordo provvisorio raggiunto in Europa.
I negoziatori di Parlamento Ue e Consiglio hanno raggiunto un accordo sulle nuove regole di pedaggio per i camion sulla rete TEN-T.
La scorsa settimana tra Parlamento Europeo e Consiglio UE è stato raggiunto un accordo provvisorio sulla revisione delle norme Ue sui pedaggi stradali (Direttiva Eurovignette) implementando nuove regole di tariffazione dell’autotrasporto con l’obiettivo di passare da un sistema di pagamento basato su semplici pedaggi ad uno che tenga conto dei chilometri effettivi percorsi.
In sostanza, affermano da Bruxelles, si va verso un aggiornamento sostanziale delle regole “che definiscono i diritti che gli Stati membri dell’UE possono imporre a camion e autocarri, ma anche autobus, furgoni e autovetture che utilizzano le strade della rete di trasporto transeuropea (TEN-T)”, con l’obiettivo di basare la tariffazione stradale da un modello di calcolo basato sul tempo, ad uno sulla distanza, tenendo, dunque, in considerazione i Km effettivi in ossequio al principio “chi inquina/usa paga”.
L’idea di fondo è quella di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e infatti per incoraggiare i Paesi membri ad un maggiore utilizzo di veicoli meno inquinanti, in base alle nuove norme, gli stessi Paesi, inoltre, dovranno fissare tariffe di pedaggio stradali diverse in base alle emissioni di CO2 per autocarri e autobus non appena saranno stabilite norme aggiuntive sulle classi di CO2 per i veicoli, possibilmente nel 2023, e basate altresì sulle prestazioni ambientali per furgoni e minibus a partire dal 2026, con notevoli riduzioni della tariffazione per i veicoli a zero o basse emissioni.
L’accordo raggiunto dagli eurodeputati prevede dunque la graduale eliminazione dei bolli di circolazione per i veicoli pesanti (camion , autocarri e autobus) sulle rete centrale TEN-T entro otto anni dall’entrata in vigore della direttiva, a partire, quindi dal 2029; tuttavia, qual ora gli Stati membri dovessero ravvisare – previsa dimostrazione – che tale nuova modalità di addebito andrebbe a comportare costi sproporzionati rispetto alle entrate previste, potranno ancora continuare ad applicare i bolli di circolazione per tratti specifici della rete TEN-T.
“Queste nuove regole rappresentano una pietra miliare nel raggiungimento delle ambiziose politiche di decarbonizzazione che abbiamo fissato all’inizio della legislatura di questo Parlamento – ha dichiarato il relatore del PE, Giuseppe Ferrandino (S&D) – Anche per questo sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto sulla destinazione di alcuni pedaggi. Nel pieno rispetto della loro autonomia, gli Stati membri avranno ora gli strumenti di cui hanno bisogno per essere attori attivi nell’affrontare la grande sfida ambientale che abbiamo di fronte”.
“L’eliminazione del bollino per i mezzi pesanti standardizzerà un sistema attualmente eccessivamente frammentato. Daremo un segnale forte al mondo dei trasporti che incoraggi l’utilizzo di mezzi più puliti. Sono molto lieto di aver ottenuto l’introduzione della vignetta giornaliera per tutti i veicoli in circolazione, che consentirà ai viaggiatori in transito di pagare un prezzo equo per il loro viaggio. Questo è uno sviluppo positivo anche per il turismo: fa sì che i viaggiatori non vengano penalizzati”.
E non è tutto, da Bruxelles rendono noto altresì che le nuove regole saranno estese anche ai veicoli commerciali più leggeri come furgoni, minibus e autovetture ai quali deve essere garantita parità di trattamento nel rispetto della concorrenza.
Pertanto, i Paesi che sceglieranno di “caricare” questi veicoli potranno scegliere se utilizzare sistemi di pedaggio o bolli; non solo, per garantire che gli utenti occasionali e i conducenti di altri paesi dell’UE siano trattati in modo equo, l’accordo provvisorio ha anche stabilito periodi di validità più brevi (un giorno, una settimana o 10 giorni) e limiti di prezzo sulle “vignette” che possono essere imposti alle autovetture.
A questo punto a 5 anni dall’entrata in vigore di tali norme, la Commissione valuterà la pratica di tariffazione dei veicoli commerciali leggeri per decidere se i furgoni utilizzati a fini commerciali debbano seguire gli stessi modelli di tariffazione degli autocarri e se vi siano norme più rigorose in materia di pedaggi stradali per auto private e ancora, 3 anni dopo l’entrata in vigore delle norme concordate, gli Stati membri riferiranno pubblicamente sui pedaggi e sui diritti di utenza riscossi sul loro territorio, comprese le informazioni sull’utilizzo di tali entrate.
Il senso di quest’ultimo dettato, per gli eurodeputati è nella ricerca di trasparenza: è importante, cioè assicurarsi le entrate generate da questi oneri contribuiscano a migliorare la sostenibilità di trasporti, infrastrutture e mobilità in generale.
L’accordo informale sulle regole dell’Eurobollo deve ancora essere approvato dal Comitato dei Rappresentanti Permanenti del Consiglio e dal Comitato Trasporti e Turismo del Parlamento, e poi dal Consiglio e dal Parlamento nel suo insieme.