Alimentazioni auto in Ue: nel primo trimestre prosegue l’avanzata degli ibridi

Risultano la tipologia di alimentazione più venduta in Ue dopo la benzina che, assieme a diesel continua a perdere significative quote di mercato pur mantenendo una quota significativa in termini di volumi.

 

Nonostante una generale flessione del mercato dell’auto che si protrae da tempo, e che, proprio in marzo, in Ue, ha toccato il risultato negativo del -20,5% nel confronto con marzo 2021, la scelta dei consumatori europei è decisamente sempre più orientata verso i veicoli a basse o zero emissioni che erodono sempre più significative quote di mercato a discapito delle motorizzazioni tradizionali diesel e benzina, le quali, tuttavia, rappresentano pur sempre una cospicua maggioranza del circolante e delle nuove immatricolazioni, circa il 52,8%.

Lo ha reso noto stamani l’ACEAAssociazione Europea dei Produttori di Autoveicoli nel consueto report trimestrale dedicato all’analisi delle diverse tipologie di alimentazioni nel mercato europeo e dell’Ue.

Ebbene, in estrema sintesi vale la pena osservare che nei primi tre mesi dell’anno si è osservato un discreto aumento nel segmento degli ibridi che hanno superato un quarto (25,1%) delle vendite totali di autovetture nell’UE oltrepassando il consuntivo del primo trimestre 2021 che pure aveva totalizzato il 20,9%.

Contestualmente, i veicoli elettrici a batteria hanno rappresentato il 10% delle vendite totali quasi raddoppiando la loro quota rispetto al primo trimestre dello scorso anno, un risultato migliore degli ibridi-plug in che, invece, si sono attestati all’8,9%.
Ma vediamo insieme una panoramica dei singoli segmenti.

Veicoli elettrici a batteria (BEV)
Con 224.145 unità vendute nell’Unione contro le precedenti 146.125 del primo trimestre 2021 il segmento delle BEV è cresciuto del 53,4% grazie ai risultati positivi riscontrati in tutti i mercati dell’area a differenza dell’Italia dove si è registrata una flessione del -14,9% probabilmente a causa dell’attesa dell’entrata in vigore effettiva degli incentivi.

Fra i quattro maggiori mercati è la Spagna quello ove si è registrato l’aumento più consistente (+110,3%), seguita da Francia (+42,7%) e Germania, ma vale altresì la pena rimarcare il forte aumento registrato in Romania che con il +408% pari a 2.108 unità vendute contro le precedenti 415 del primo trimestre 2021 ha conseguito il miglior risultato dell’area.

Veicoli ibridi elettrici plug-in (PHEV)
In contrazione il segmento dei veicoli PHEV che nel primo trimestre ha fatto registrare una differenza del -5,3% rispetto all’analogo periodo 2021, pari a 199.107 unità contro le 210.242 di allora.
Tuttavia, proprio in ragione del calo che ha interessato le alimentazioni tradizionali, anche i veicoli elettrici plug-in sono cresciuti in termini di quota di mercato attestandosi all’8,9%.

In questo segmento l’andamento dei mercati Ue è stato più disomogeneo con calie crescite quasi equamente distribuiti anche fra i mercati-chiave, infatti, se da un lato Germania e Francia hanno registrato diminuzioni significative (rispettivamente del -13,2% e del  -6,1%), dall’altro, Spagna e Italia hanno conseguito una crescita altrettanto significativa: rispettivamente, +46,3% e +18,9%.

Veicoli elettrici ibridi (HEV)
Nel primo trimestre dell’anno gli HEV sono risultati la seconda tipologia di autoveicoli più venduti in termini di volumi con 563.030 unità contro le 808.039 del segmento benzina.
L’andamento del mercato in Ue ha visto il segmento crescere, pertanto, dal 5,3% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, grazie alle diffuse performance positive, anche a due cifre, in quasi tutti i mercati dell’area.

Uniche eccezioni, in questo senso: Austria, Belgio, Finlandia, Ungheria, Svezia e Italia, unico fra i major market ad aver conseguito un risultato negativo (-6,3%).
Viceversa, Germania (+20%), Spagna (+13,8%) e Francia (+7,1%) con crescite e volumi considerevoli hanno contribuito decisamente alla performance positiva nell’area UE.

Veicoli a benzina
Come detto poc’anzi, sono state 808.039 le unità vendute nel trimestre nell’UE, tuttavia, malgrado il numero sia il più forte in termini di volumi complessivi, il segmento ha registrato una contrazione del -22,6% nell’area (rispetto al 1.043.759 unità del primo trimestre 2021).
Significa che, in termini di quote di mercato, i veicoli a benzina che lo scorso anno rappresentavano il 40,8% del totale delle vendite, ora, ne rappresentano il 36%.

Solo in Bulgaria, Cipro, Lettonia, Portogallo, Romania e Slovacchia si sono registrate crescite; altrove predomina il segno meno, soprattutto nei quattro mercati principali con l’Italia che ha perso il 38,1% delle vendite, seguita dalla Francia (-27,2%), dalla Spagna (-24,4%) e dalla Germania (-12,2%).

Veicoli diesel
Ben più drammatica la situazione nel segmento diesel dove la perdita è stata più consistente: –33,2% nell’Ue, pari a 378.009 unità contro le precedenti 565.543 del periodo gennaio-marzo 2021. Ridotta altresì la quota di mercato che è passata dal 22,1% dei primi tre mesi 2021 al 16,8%.

Senza alcuna eccezione tutti i mercati dell’area hanno accusato perdite consistenti compresi i quattro più significativi in termini di volumi; in dettaglio è la Francia ad aver conseguito il risultato peggiore (-44,1%), seguita dall’Italia (-39,2%), dalla Spagna (-30,8%) e dalla Germania (-20,2%).

Veicoli a metano e a carburanti alternativi (GPL, etanolo e altri carburanti)
Le vendite di veicoli alimentati a metano hanno continuato a decrescere rispetto all’ultima rilevazione attestandosi su un risultato molto negativo del -56% pari a 6.289 unità vendute contro le precedenti 14.297 del primo trimestre 2021.

A pesare fortemente sul risultato finale dell’area il notevole calo registrato in Italia che storicamente rappresenta il principale mercato di riferimento per questa tipologia di alimentazione; nel Belpaese si è assistito ad un calo del -60,7% (solo 4.128 unità vendute nel primo trimestre, contro le 10.516 dell’analogo periodo dello scorso anno). Un risultato sul quale, certamente, gravano gli aumenti del costo del gas alla pompa e le incertezze relative alla crisi russo-ucraina.

Viceversa, la prima parte dell’anno ha visto una esplosione delle vendite in area Ue dei veicoli alimentati a carburanti alternativi (soprattutto GPL), la cui differenza positiva con l’analogo periodo 2021 si è attestata al +48,6% (pari a 67.717 unità).

A questo risultato hanno contribuito praticamente tutti i mercati Ue (notevoli in termini di media, ma non di volumi, le performance dell’Irlanda e della Svezia), a cui si sono associati i quattro mercati-chiave: Germania (+287,7%), Francia (+76,6%), Spagna (+41,5%) e Italia (+17,3%).

 

Fonte: ACEA

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