Mobilità green: chiarezza su incentivi, bonus ed ecotassa

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una Risoluzione inerente i meccanismi di incentivazione per l’acquisto di veicoli elettrici e a basse emissioni, così come sulle detrazioni fiscali per l’installazione di punti di ricarica e sulla rottamazione di mezzi ad alte emissioni di CO2.

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È scattata dal 1° marzo, l’imposta sui veicoli inquinanti (Ecotassa) che si applicherà sulle nuove auto acquistate a partire da quella data sino al 31 dicembre 2021.

Contestualmente, l’Agenzia delle Entrate ha diramato la Risoluzione n. 32 del 28 febbraio 2019, concernente: “Primi chiarimenti sugli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e non inquinanti, sulle detrazioni fiscali delle spese per le infrastrutture di ricarica e sull’imposta (c.d. ECOTASSA) di cui articolo 1, commi da 1031 a 1047 e da 1057 a 1064, della legge 30 dicembre 2018, n. 145“.

Il documento si sofferma sulle autovetture che possono beneficiare degli incentivi e individua i documenti che le imprese costruttrici o importatrici devono ricevere dal venditore e conservare ai fini della fruizione del credito d’imposta oltre a fornire indicazioni sulla cosiddetta “Ecotassa” sui veicoli inquinanti.

Vediamo insieme i punti salienti, rimandando, per una lettura più agevole, al documento originale pubblicato sul sito dell’Agenzia.

Contributo per l’acquisto di un veicolo nuovo a basse emissioni
La legge di Bilancio 2019 riconosce un contributo da 1.500 euro a 6.000 euro per l’acquisto (anche in locazione finanziaria) e immatricolazione in Italia dal 1°marzo 2019 al 31 dicembre 2021, di un veicolo per il trasporto di persone fino a 8 posti oltre il conducente (categoria M1) nuovo di fabbrica con emissioni inquinanti di CO2 inferiori a 70 g/km e prezzo da listino ufficiale della casa produttrice inferiore a 50.000 euro (Iva esclusa).

L’importo del contributo varia a seconda della presenza o meno della contestuale consegna per la rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 1, Euro 2, Euro 3 o Euro 4.

In sintesi:
nella prima fascia di emissioni (da 0 a 20g/Km) è previsto:
– Bonus di 6.000 Euro con contestuale rottamazione della vecchia auto di categoria Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4
– Bonus di 4.000 Euro senza alcuna rottamazione.

Nella seconda fascia di emissioni (da 21 a 70 g/Km) è previsto:
– bonus di 2. 500 euro con contestuale rottamazione della vecchia auto di categoria Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4;
– bonus di 1.500 euro senza alcuna rottamazione.

Dall’Agenzia fanno sapere che il venditore riconosce il contributo all’acquirente sotto forma di sconto sul prezzo di acquisto.
Successivamente l’impresa costruttrice o importatrice dell’auto rimborsa l’importo al venditore e lo recupera a sua volta sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione.

A questo punto la risoluzione chiarisce che il costruttore del veicolo è il soggetto che detiene l’omologazione dell’auto e che ne rilascia all’acquirente la dichiarazione di conformità.

Detrazione sulle spese delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici
È prevista anche una nuova detrazione fiscale del 50%, su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, per le spese di acquisto e installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021.
La risoluzione chiarisce che la detrazione dell’imposta sui redditi spetta sia ai soggetti Irpef sia ai soggetti Ires e viene riconosciuta anche per gli acquisti effettuati dai condomini.

Incentivi alla rottamazione per l’acquisto di motoveicoli non inquinanti
Dalle Entrate arrivano, inoltre, i chiarimenti relativi agli incentivi per l’acquisto di motoveicoli elettrici o ibridi nuovi e la contestuale consegna per la rottamazione del veicolo appartenente alle categorie Euro 0, Euro 1 o Euro 2.

Gli acquirenti – scrive l’Agenzia – che nel corso del 2019 comprano in Italia un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica (potenza inferiore o uguale a 11 kW, delle categorie L1 e L3) e che consegnano per la rottamazione un veicolo delle stesse categorie di cui siano proprietari o utilizzatori (leasing finanziario) da almeno 12 mesi è riconosciuto un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro“.

Come si paga l’Ecotassa per l’acquisto dei veicoli più inquinanti
L’imposta sull’acquisto di autovetture nuove con emissioni di anidride carbonica superiori a 160 CO2 g/km introdotta con la Legge di Bilancio 2019 (per maggiori informazioni si rimanda al precedente articolo: Bonus/malus auto 2019: un piccolo passo verso la mobilità greenè dovuta da chi acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia un veicolo nuovo di categoria M1 con emissioni di CO2 superiori alla soglia stabilita dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021.

Sono previste 4 fasce di emissioni a cui corrisponde l’importo dell’imposta: 
– tra i 161 e i 175 g/km l’imposta sarà di 1.100 euro;
– tra 176 e i 200 g/km, 1.600 euro;
– tra i 201 e i 250 g/km, 2.000 euro;
– sopra 250 g/km, 2.500 euro.

La risoluzione chiarisce che l’imposta è dovuta entro la data di immatricolazione del mezzo.
L’imposta va versata tramite F24 da parte dell’acquirente del veicolo o da chi richiede l’immatricolazione.

Ci auguriamo che le misure contenute nella Legge di Bilancio servano a raggiungere l’obiettivo di svecchiare il parco auto circolante e a promuovere stili di mobilità più sostenibili.

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