Un’auto su 2 è di media cilindrata

Nel periodo tra il 2013 ed il 2018, in Italia una vettura su due in circolazione rientrava nella fascia di cilindrata compresa tra 1.201 e i 1.600 cc.

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Un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec conferma che il parco circolante italiano è sempre più orientato al segmento delle vetture medie, infatti nel nostro Paese, nel periodo tra il 2013 ed il 2018, una vettura su due in circolazione rientrava nella fascia di cilindrata compresa tra 1.201 e i 1.600 cc.

Quello di media cilindrata è l’unico segmento in crescita: tutti gli altri hanno fatto registrare una contrazione.
In termini di valori assoluti, infatti, il numero delle autovetture circolanti con motore di media cilindrata è balzato in avanti da 16.506.615 nel 2013 a 19.450.709 unità nel 2018, registrando una crescita del 17,8%.

Due i fattori di segno diverso che hanno determinato il forte aumento dell’incidenza delle medie cilindrate sul totale del parco circolante:
– la ripresa, se pur ancora bassa, dei redditi delle famiglie che ha spinto una parte di queste ad orientare le preferenze di acquisto dalle vetture piccole ed utilitarie verso il segmento delle medie (1.201-1.600 cc)
– il downsizing sulle vetture di medio-alta e grossa cilindrata: gli italiani tendono a scegliere automobili con potenza e dimensioni ridotte per risparmiare sui costi di gestione e manutenzione e anche per ridurre l’impatto ambientale (un minor consumo equivale a un più basso livello di emissioni di CO2).

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La tabella mostra che la quota di auto con cilindrata piccola (fino a 1.200 cc) è scesa dal 25,3% del 2013 al 23,4% del 2018, con una contrazione in termini di valori assoluti del 2,3%, così come la fascia della cilindrata medio-alta (da 1.601 a 2.000 cc) che è calata dal 23,1% al 20,4%, con una diminuzione in termini di valori assoluti del 6,8%.
È calata infine anche la quota delle auto di grossa cilindrata (oltre 2.000 cc), passata dal 7% del 2013 al 6,3% del 2018 (-3,6% in valori assoluti).


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