Sicurezza stradale: una nuova campagna globale dalle Nazioni Unite

Nata in collaborazione con JCDecaux, il supporto di Saatchi & Saatchi e la presenza di 14 star internazionali, iniziativa di comunicazione intende incoraggiare i cittadini del mondo ad adottare regole semplici ed efficaci per rimanere sicuri e ridurre gli incidenti stradali.

Nella settimana che ha visto celebrarsi, in Europa, la XXII edizione della Settimana Europea della Mobilità (16 – 22 settembre); in Italia, il 18 settembre, il Consiglio dei Ministri, ha dato il via libera al testo del Ddl sulla sicurezza stradale e sulla Legge delega per la riforma del Codice della Strada, confermando la stretta su provvedimenti sanzionatori e la linea dura per coloro che non rispettano le regole, soprattutto i recidivi.

Contestualmente, il 20 settembre, proprio a Bruxelles, le Nazioni Unite e l’Agenzia pubblicitaria JCDecaux con il supporto di Saatchi & Saatchi, hanno lanciato una campagna globale sulla sicurezza stradale per affrontare il problema degli incidenti stradali che rappresentano la prima causa di mortalità tra i giovani di età compresa tra 5 e 29 anni in tutto il mondo.

Nella maggior parte dei Paesi la sicurezza stradale non è abbastanza prioritaria nell’agenda politica”, ha dichiarato Jean Todt, inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale.
Sebbene conosciamo i rimedi agli incidenti stradali, le azioni concrete sono in ritardo. Con questa campagna, insieme alle celebrità che si uniscono a noi e ai nostri partner JCDecaux e Saatchi & Saatchi, stiamo cercando di invertire questa situazione e mobilitare la volontà politica necessaria per aumentare le azioni e i finanziamenti per salvare milioni di vite, in linea con gli obiettivi del Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale”.

Gli incidenti stradali – afferma in un comunicato l’unità di informazione della Commissione Economica per l’Europa della Nazioni Unite, UNECE – uccidono 1,35 milioni di persone ogni anno e ne feriscono oltre 50 milioni, spesso per tutta la vita.

Sono i Paesi in via di sviluppo quelli più colpiti, rappresentando il 93% delle vittime, ma occorre tener presente che praticamente ovunque gli utenti della strada più vulnerabili (pedoni, ciclisti e motociclisti) e i poveri sono colpiti in modo sproporzionato.

Se si guarda alle principali cause di incidenti stradali si nota che il rischio di morte per i pedoni investiti dalla parte frontale delle auto aumenta rapidamente all’aumentare della velocità del veicolo (4,5 volte da 50 km/h a 65 km/h); mentre nella sola Europa, ad esempio, l’eccesso di velocità ha causato circa il 30% delle vittime della strada (19.800 nel 2021).

Guidare in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di qualsiasi sostanza psicoattiva o droga aumenta il rischio di incidente; uno studio del 2022 condotto dalle autorità di regolamentazione della sicurezza stradale degli Stati Uniti (NHTSA) ha rilevato che più della metà delle persone ferite o uccise in incidenti stradali avevano una o più droghe o alcol nel sangue.

Infine, per quanto riguarda l’uso del cellulare alla guida, si consideri che i conducenti che utilizzano telefoni cellulari hanno circa 4 volte più probabilità di essere coinvolti in un incidente (dati OMS). L’invio o la lettura di un semplice sms, da questo punto di vista può essere devastante: distogliere lo sguardo per appena 5 secondi a 55 miglia orarie, secondo il Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti equivale a percorrere la lunghezza di un intero campo da calcio a occhi chiusi!
E sempre secondo dati d’oltreoceano forniti dalla National Distracted Driving Coalition (NDDC), negli USA si stima che la guida distratta abbia un ruolo nel 25-30% degli incidenti mortali.

Orbene, la campagna presentata a Bruxelles, all’insegna del motto #MakeaSafetyStatement, riunisce 14 celebrità dal mondo della moda, dello sport, delle competizioni motoristiche, della musica e del cinema del calibro di Naomi Campbell, Novak Djokovic, Didier Drogba, Michael Fassbender, Patrick Dempsey, Charles Leclerc, Marc Márquez, Kylie Minogue, Youssou N’Dour (solo per citarne alcune), per incoraggiare gli utenti della strada e invitare fan, follower e pubblico ad adottare regole semplici ed efficaci per rimanere sicuri sulla strada come:
– allacciare la cintura di sicurezza,
– guidare lentamente,
– indossare il casco di protezione,
– non utilizzare il cellulare durante la guida,
– non guidare sotto effetto di alcool e sostanze stupefacenti,
– non guidare se si è stanchi.

Nei prossimi due anni la campagna sarà presente in circa 1.000 città in 80 Paesi nel mondo (ovviamente tradotta in 30 lingue) su cartelloni pubblicitari, pensiline degli autobus e programmi di bike sharing, con una forte presenza sulle piattaforme di social media e si offre agli utenti come un sollecito invito all’azione che amplifica il messaggio globale #StreetsForLife del nuovo decennio di azione per la sicurezza stradale, con l’obiettivo di dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2030.

Durante la Settimana europea della mobilità di quest’anno, circa 3.000 città di 50 paesi incoraggeranno i propri cittadini a provare modi più sostenibili di spostarsi. Camminare e andare in bicicletta sono due di queste opzioni”, ha dichiarato Adina Vãlean Commissaria europea per i trasporti intervenuta alla conferenza stampa di lancio dell’iniziativa.

Ma la sostenibilità – ha proseguito – deve andare di pari passo con la sicurezza, e purtroppo gli utenti stradali vulnerabili sono ancora sovrarappresentati nelle statistiche sulla mortalità stradale: nell’UE, i pedoni rappresentano circa il 18% delle vittime e i ciclisti il ​​9%. Accolgo con favore questa campagna globale volta a ribaltare la situazione, ad aiutarci a imparare gli uni dagli altri, ad aumentare la consapevolezza su come garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e, in definitiva, a salvare vite umane”.

Non importa come viaggiamo, questa importante causa riguarda tutti noi, dai pedoni, ciclisti, motociclisti e conducenti alle persone che utilizzano nuove forme di mobilità o effettuano viaggi condivisi”, ha aggiunto Jean-Charles Decaux, co-CEO di JCDecaux.

Tutti noi – ha concluso – possiamo contribuire a ridurre le terribili conseguenze affrontate da così tante famiglie in tutto il mondo. Questa campagna sottolinea come i nostri media sostenibili possano utilizzare il loro potere e la loro portata di massa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle regole di sicurezza che devono essere rispettate in ogni momento e sulla cura che deve essere prestata, al fine di garantire uno spazio pubblico sicuro e piacevole per tutti noi”.

Foto di Alexa da Pixabay

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