PASSI BASILARI VERSO UN CONFRONTO PROFICUO NELLA FILIERA

Trovato l’accordo per l’ingresso nella CNA

Finalmente ha mosso i primi passi la neonata CAR (Confederazione Autodemolitori Riuniti). E li ha mossi nello splendido scenario di una calda giornata romana, il 2 febbraio scorso. Nella cornice di Automechanika, Fiera Internazionale per Parti, Attrezzature e Fornitori di Servizi dell’Automobile si è svolta, infatti, la prima Assemblea Nazionale dell’Associazione. Alla giornata hanno partecipato il Responsabile Dipartimento Competitività e Ambiente CNA Nazionale, Tommaso Campanile, il Responsabile Nazionale CNA/Servizi alla Comunità, Mario Turco e il Presidente CAR, Alfonso Gifuni. Con quinte di questa portata – non tutti forse sanno che Automechanika rappresenta un momento d’incontro fondamentale a livello mondiale del- l’industria automobilistica – lo spettacolo non poteva essere da meno. Si è dichiarato, infatti, molto soddisfatto alla fine della manifestazione Alfonso Gifuni: «per tutelare i nostri interessi la condizione necessaria ma non sufficiente è effettuare l’iscrizione al sindacato. Diventa fondamentale essere presenti per avere una crescente rappresentatività e una sempre maggiore rappresentanza in termini di consistenza per potersi confrontare con chi scrive la normativa, particolarmente con il legislatore. Siamo stati – ha continuato – l’unica forza sindacale di questo settore presente alla fiera.

E questo perché riteniamo che la questione dei ricambi sia una questione che ci appartiene e perché riteniamo fondamentale che il demolitore conosca il mercato dei ricambi nuovi e le diverse tipologie di questi prodotti. Abbiamo colto l’occasione della fiera come un’opportunità di conoscenza per i nostri associati». Ma procediamo con ordine. Costituitasi lo scorso 15 ottobre su iniziativa di alcuni operatori del settore del trattamento, recupero, riciclo e smaltimento di veicoli a motore e dei rimorchi, l’Associazione è già attiva sull’intero territorio italiano. L’iniziale idea ha ben presto preso la forma di un sindacato autonomo e, come ogni sindacato che si rispetti, ha il compito di difendere gli interessi, in questo caso, delle piccole e medie imprese del settore. Già, perché quello dell’autodemolizione è un settore in forte e rapido cambiamento a livello normativo ed economico, che ne tratteggerà i contesti futuri. Trasformazioni che talvolta assumono i lineamenti del rischio d’impresa, soprattutto per quelle aziende particolarmente sensibili alle dinamiche ambientali e fortemente orientate verso una gestione sostenibile dei veicoli a fine vita. È evidente che uno smaltimento che sia adeguato e conforme ai dettami europei di eco – sostenibilità comporta ingenti costi, che non debbono, però, ricadere esclusivamente sul settore dell’autodemolizione, ma debbano coinvolgere in maniera equipollente tutti i protagonisti della filiera. «Gli interessi delle categorie del settore – ha dichiarato alla fine dell’incontro Tommaso Campanile – si riflettono sugli interessi della società. Attraverso il decreto legislativo 251 si stanno attivando una serie di misure volte a creare un sistema di gestione del veicolo a fine ciclo di vita che sia più efficiente. Attuare quelle azioni di tutela ambientali comporta benefici non solo ambientali, ma anche economici per gli autodemolitori. Gli interventi in termini di miglior utilizzo di materiali riciclati o di miglior capacità di recupero di quelle parti che non possono essere riutilizzate comportano una trasformazione dello stesso profilo aziendale, producendo imprese maggiormente qualificate e maggiormente certificate». In questa direzione, quindi, vengono orientati gli sforzi dell’Associazione: solleticare un rinnovato dialogo fra i diversi settori del comparto (produttori di autoveicoli, concessionari, demolitori, commercianti di rottami, riciclatori, ecc.) e le Istituzioni (Parlamento, Governo, Ministeri, Organi di controllo). «Le difficoltà di dibattito e di confronto – ha affermato il Presidente – fra le Istituzioni, i partner, i consorzi e il legislatore sono numerose, ma è fondamentale dialogare con tutti i partner della filiera, andando a costruire insieme il corretto funzionamento del sistema. Abbiamo deciso di seguire una linea strategica di concertazione per rivendicare una pari dignità. Su di esse pesa notevolmente la difficoltà derivante dalla mancanza di riconoscimento e dalla pretesa di rispetto per una figura imprenditoriale modestamente considerata». L’impresa è apertamente ambiziosa e per compierla è indispensabile creare un clima di collaborazione e di coesione. Questa è la lezione sottesa all’Assemblea. Lezione appresa ancor prima di aver varcato la soglia del salone espositivo romano, dal momento che lo stand destinato a CAR era in con- divisione con CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), COBAT (Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste) e COOU (Consorzio Obbligatorio Olii Usati). «Aver preso lo stand insieme – ha proseguito Gifuni – ha per noi un ampio significato ed è motivo di grande orgoglio. È indicativo del fatto che siamo gli unici ad essere presi in considerazione da questi partner, siamo gli unici che dialogano con questi partner». Un compito di questo genere implica, inoltre, una distribuzione capillare sul territorio italiano anche attraverso la promozione di Assemblee regionali e provinciali, con la precisa funzione di tutelare gli interessi degli associati nel- l’ambito della regione e della provincia di appartenenza. Fondamentali in questo senso, e durante l’Assemblea è stato più volte sottolineate, le azioni che stanno conducendo alla formalizzazione dell’ingresso di CAR all’interno della CNA, Confederazione Nazionale Artigiani delle piccole e medie imprese. «La scelta di entrare nella CNA – ha dichiarato Gifuni – è una scelta di fondo straordinariamente importante, in quanto assume il significato di una rivalutazione della figura del demolito- re in un contesto radicalmente nuovo». Fondamentali al riguardo sono state, quindi, le dichiarazioni di Mario Turco: «noi operiamo a livello di rappresentanza politica in ambito nazionale e europeo. Tutta questa rete, tutta questa struttura viene messa a disposizione dell’Associazione CAR, per poter creare quella sinergia e quelle forme di collaborazione che vi aspettate da noi. Sicuramente qualcuno della vostra organizzazione da oggi in poi potrà e dovrà essere presente ai nostri incontri, soprattutto perché quando si parlerà di questioni inerenti al vostro settore ci porterete le vostre valutazioni, le vostre analisi le vostre proposte che poi diventeranno, una volta valutate all’interno del nostro organismo insieme a voi, diventeranno le proposte della CNA. La vostra sigla camminerà di pari passo alla nostra. Indicateci quanto prima i nominativi dei vostri rappresentanti per l’espletamento delle formalità». Durante la giornata è stato, inoltre, presentato il software gestionale, Gest CAR, ideato da CAR per la corretta gestione degli impianti di autodemolizione. Strumento efficace e di facile utilizzo per tutti gli associati, progettato per seguire gli step essenziali della autodemolizione: dall’iter burocratico di rottamazione alla gestione amministrativa dell’autodemolizione.


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