CON SISTRI, AL VIA L’INFORMATIZZAZIONE DELLA FILIERA DEI RIFIUTI SPECIALI

Maggior efficienza, trasparenza e controllo. Questi i vantaggi del nuovo sistema informatizzato che manda in soffitta il cartaceo

Il flusso informativo sulla movimentazione dei rifiuti speciali dice addio al vecchio sistema cataceo e con il SISTRI, il nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali, apre alla tecnologia e all’innovazione. Dalla produzione allo smaltimento, grazie al nuovo sistema di tracciabilità elettronico, il rifiuto speciale potrà essere monitorato in ogni passaggio della filiera produttiva. I vantaggi? Massima visibilità al flusso dei veicoli in entrata e in uscita dalle discariche, ovvero maggior trasparenza, efficienza, controllo, prevenzione, ma soprattutto maggior garanzia di legalità.

Ai benefici della pubblica amministrazione si aggiungono poi altri benefici, quelli ricadranno necessariamente anche sul sistema delle imprese. Una più corretta gestione dei rifiuti porterà, oltre che alla riduzione dei costi e alla semplificazione delle procedure, anche alla riduzione del danno ambientale e alla conseguente eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese. Insomma, con il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, la cui gestione è stata affidata al Comando Carabinieri per laTutela dell’Ambiente, il business delle ecomafie nel settore dei rifiuti speciali incassa un duro colpo. Dall’Italia, primo Paese in Europa ad aver adottato pioneristicamente tale sistema di controllo e tracciabilità, parte la sfida tecnologica che minaccia tolleranza zero nei confronti dell’illegalità e della criminalità ambientale. Inadeguato, inefficiente, oneroso e lacunoso, il vecchio sistema cartaceo di rilevazione dei dati, basato sul registro di carico e scarico, sul formulario dei rifiuti e sul MUD (Modello unico di dichiarazione ambientale), infatti, non consente di “tracciare” con sicurezza la movimentazione dei rifiuti dalla produzione al recupero/smaltimento. Oltre che lento e obsoleto, il vecchio sistema si rivela quindi anche inutile, in quanto consente di conoscere i dati relativi alla gestione dei rifiuti con circa due o tre anni di ritardo. Numerosi sono, invece, i vantaggi della nuova gestione informatizzata del flusso informativo dei rifiuti.Tra questi sono da segnalare: • la semplificazione degli adempimenti amministrativi/burocratici per le imprese; • la celerità negli adempimenti; • la verifica, in tempo reale, dei dati inseriti nella documentazione, con riduzione di errori; • il supporto costante e continuativo all’utente; • la conoscenza, in tempo reale, della movimentazione dei rifiuti sul territorio nazionale, anche per quelli che provengono da altri Paesi o che vengono trasportati verso altri Paesi. Il nuovo sistema si propone di eliminare la documentazione cartacea che deve accompagnare il rifiuto dalla sua “nascita” al suo smaltimento o recupero finale, sostituendola con la trasmissione dei dati, attraverso un apposito programma ad un unico centro di elaborazione dati, gestito dal Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. L’operatore responsabile di registrare la produzione o la movimentazione di un rifiuto dovrà collegarsi al sistema mediante un’apposita chiave USB, inserire i dati e firmarli elettronicamente. Una sorta di “scatola nera” installata sui mezzi consentirà invece di tracciare mediante GPS il percorso effettuato dal rifiuto, mentre apposite telecamere installate nelle discariche, riprenderanno ogni conferimento. Il sistema entrerà a pieno regime a partire dal prossimo luglio. I mesi precedenti saranno, invece, dedicati alle procedure di iscrizione che potrà avvenire sia direttamente da parte dei soggetti tenuti ad effettuarla, che indirettamente, tramite la sezione regionale dell’Albo nazionale gestori ambientali (per i trasportatori) o le associazioni imprenditoriali o loro società di servizi. È possibile iscriversi direttamente online (www.sistri.it), o via fax (800 05 08 63) o tramite numero verde (800 00 38 36). Successivamente, in caso di iscrizione diretta, l’impresa riceverà il codice-pratica di riferimento, con cui sarà possibile presentarsi presso la Camera di Commercio (o sezione regionale dell’albo nel caso dei trasportatori), per lo svolgimento di ulteriori formalità e per il ritiro dei dispositivi tecnologici. In caso, invece, di iscrizione indiretta saranno le associazioni imprenditoriali o le sezioni dell’albo ad informare l’impresa sulle modalità di ritiro dei dispositivi tecnologici. I dispositivi tecnologici di cui saranno dotate le imprese sono costituiti da una chiavetta token USB, necessaria per ciascuna unità locale e per ciascun mezzo in dotazione all’azienda dedicato al trasporto di rifiuti speciali idoneo a consentire la trasmissione dei dati ed una black box, da installare su ciascun automezzo per monitorarne il percorso e apparecchiature di sorveglianza per monitorare l’ingresso e l’uscita degli automezzi dagli impianti di discarica. Per essere autorizzati all’installazione delle black box, bisognerà, inoltre, presentare domanda di autorizzazione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, accedendo al sito www.sistri.it, e compilando l’apposita sezione. Per l’installazione vera e propria dei dispositivi, le imprese avran- no, invece, a disposizione una lista di officine autorizzate, mentre per ottenere i dispositivi si dovrà essere muniti del modulo di autocertificazione generato dal SISTRI e dovrà essere esibita la ricevuta del pagamento di un contributo annuale. Il controllo dei rifiuti apre così le porte alla rivoluzione digitale: produttori, trasportatori, intermediari e gestori dovranno dire addio alle vecchie scartoffie e dotarsi di un PC, iscriversi al sistema, acquisire dalle Camere di Commercio una chiavetta dedicata per ogni unità locale che conterrà un software specifico che sostituirà registri, formulari e MUD. Il produttore dovrà registrare i rifiuti attraverso il software de- dicato. Il dato verrà inoltrato in automatico e in tempo reale al centro di controllo interconnesso con il Ministero dell’Ambiente, l’Albo nazionale dei gestori ambientali, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che fornirà, attraverso il Catasto Telematico, i dati sulla produzione e la gestione di rifiuti alle Agenzie Regionali e Provinciali di Protezione dell’Ambiente, che a loro volta provvederanno a fornire i medesimi dati alle competenti Province. Ma non solo. Il raggio d’azione del SISTRI non si limita alla terra ferma. Per garantire la completa tracciabilità dei rifiuti speciali anche nel trasporto marittimo e ferroviario, il SISTRI sarà interconnesso con i sistemi informativi della Guardia Costiera e delle Imprese ferroviarie. Inoltre, il funzionamento del SISTRI sarà monitorato da un Comitato di vigilanza e controllo. Una volta a regime, si verrà così a creare un sistema-rete che consentirà di conoscere, in tempo reale, la movimentazione completa dei rifiuti speciali, una massa che in Italia conta 147 milioni di tonnellate all’anno, di cui il 10% ritenuti pericolosi. Per quanto riguarda i soggetti coinvolti, l’articolo 1 del Decreto ministeriale 17 dicembre 2009 (Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – Sistri) individua tre categorie di soggetti:
– le categorie di soggetti tenuti a comunicare, secondo un ordine di gradualità temporale, le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto della loro attività attraverso il SISTRI;
– le categorie esonerate da tale obbligo; – le categorie di soggetti che possono aderire su base volontaria al SISTRI. Tra le categorie di soggetti obbligati ad iscriversi rientrano: – le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
– le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), del decreto legislativo n.152/2006, con più di dieci dipendenti; – i Comuni, gli Enti e le Imprese che gestiscono i rifiuti urbani nel territorio della Regione Campania;
– i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione;
– i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei consorziati;
– le imprese di cui all’articolo 212, comma 5, del decreto legislativo n. 152/2006 che raccolgono e trasportano rifiuti speciali;
– parte dell’impresa ferroviaria o dell’impresa che effettua il successivo trasporto;
– le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti pericolosi di cui all’art. 212, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti. L’iscrizione al SISTRI è invece facoltativa per i seguenti soggetti: – le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), del decreto legislativo n. 152/2006, che non hanno più di dieci dipendenti; – gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del codice civile che producono rifiuti non pericolosi; – le imprese ed gli Enti produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività diverse da quelle di cui all’art. 184, comma 3, lettere c), d) e g), del decreto legislativo n. 152/2006; – leimpresecheraccolgonoetrasportanoipropririfiutinonpericolosidi cui all’articolo 212, comma 8, del decreto legislativo n. 152/2006. L’operatività del sistema sarà, inoltre, graduale. Lo stesso Decreto prevede una diversa tempistica per le circa 600.000 aziende italiane che hanno l’obbligo di aderire. Le prime ad essere coinvolte saranno le grandi aziende con più di 50 dipendenti che hanno l’obbligo di adeguarsi al nuovo sistema entro 180 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 gennaio. Sarà poi la volte di quelle con più di 11 dipendenti che dovranno conformarsi alle nuove regole entro 210 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto. Anche l’iscrizione si ispira allo stesso principio di gradualità. Mentre, infatti, il primo gruppo di utenti aderisce al SISTRI iscrivendosi allo stesso entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto, il secondo gruppo di utenti aderisce al SISTRI dal 30° giorno al 75° giorno dalla data di entrata in vigore del Decreto. Per chi, invece, l’adesione al SISTRI è facoltativa, l’iscrizione puo avvenire a decorrere dal 210mo giorno dalla data di entrata in vigore del Decreto. Maggiori informazioni sull’operatività del SISTRI e sulle modalità di iscrizione sono disponibili sul sito www.sistri.it.


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