L’OBIETTIVO? FARE RETE PER FARE IMPRESA

Idee, proposte ed inizative nell’intervista doppia ai Presidenti dei due Consorzi, Giovanni Meniconi, Presidente Consorzio Autodemolitori della Toscana e Francesco Sanfilippo, Presidente CO.RA.SI.

Mentre i lavori del Seminario informativo sul SISTRI a cura della Confederazione Autodemolitori Riuniti – CAR procedeva nella cornice di Autopromotec – Fiera di Bologna, abbiamo appreso di un originale Protocollo di intesa fra due notevoli realtà consortili del settore dell’autodemolizione, ubicati rispettivamente in Toscana e in Sicilia. L’idea di partenza è quella di allargare la collaborazione fra i due enti e di condividere strategie nell’ottica della crescita comune. L’obiettivo: lavorare in sinergia per ridurre il costo di smaltimento ed offrire vantaggi concreti alle aziende consorziate tramite il ritorno in termini di royalties derivanti da aziende che ritirano materiali ferrosi. Pubblichiamo a pag. 23 il testo del Protocollo e qui di seguito una originale intervista-doppia ai due Presidenti protagonisti, peraltro, entrambi già molto collaborativi all’interno del CAR.

 

Come è nata l’idea di un Protocollo d’Intesa tra i due Consorzi? Qual è l’obiettivo dell’Accordo? Meniconi: L’idea del Protocollo d’Intesa è scaturita da una già fattiva collaborazione dei due Presidenti dei Consorzi stessi all’interno del CAR (Confederazione Autodemolitori Riuniti). Sia io che Sanfilippo siamo, infatti, membri del Consiglio Direttivo di CAR. Di qui l’idea di allargare la collaborazione ai nostri Consorzi e di condividere strategie, idee ed esperienze, nell’ottica di una crescita comune e di uno sviluppo condiviso. Il Protocollo mira, infatti, a creare una sinergia che punta a ridurre il costo dello smaltimento, attualmente molto importante e ad offrire vantaggi economici concreti alle aziende consorziate tramite royalties provenienti dalle aziende che ritirano i materiali ferrosi. Sanfilippo: Già il Consorzio è nato nel 2008 con l’intento di mettere in sinergia le imprese di autodemolizione del territorio siciliano con l’obiettivo di incrementare gli standard di qualità delle ditte stesse per quanto riguardava il reperimento ricambi o la dismissione di flotte di veicoli, affinché ogni attività venisse gestita nel rispetto dell’ambiente. L’idea del Protocollo d’Intesa nasce, invece, da un incontro con il Presidente del Consorzio Autodemolitori della Toscana, Giovanni Meniconi e dall’esigenza di mettere in rete le due realtà, quella siciliana e quella toscana, per creare una sinergia virtuosa volta ad ottenere un maggiore peso sul mercato dei materiali inerenti all’autodemolizione e quindi un maggiore potere di acquisto, oltre che ulteriori sconti. Creare sinergia, collaborazione, cooperazione e scambio di informazioni ed esperienze tra i due Consorzi è lo scopo di questo Protocollo d’Intesa.

Quali saranno i vantaggi per i vostri consorziati? Meniconi: Se riusciamo nei nostri intenti, ovvero diminuire i costi degli smaltimenti e ottenere delle royalties da chi ci recupera i materali ferrosi, i vantaggi saranno concreti e tangibili non solo per il Consorzio, ma anche per le aziende consorziate. Puntiamo, infatti, a far ricadere il vantaggio delle royalties anche sul consorziato che, attraverso apposite percentuali calcolate in base alla quantità di materiale ritirato, potrà ottenere un piccolo ritorno economico, fino alla copertura totale della quota di iscrizione al Consorzio. Sanfilippo: Il Protocollo apporterà numerosi benefici alle nostre imprese consorziate. Innanzitutto, consentirà loro di essere maggiormente competitive sul mercato, offrirà loro maggiore trasparenza e permetterà loro di incrementare la quantità e la qualità del prodotto da immettere sul mercato per ottenere il miglior prezzo sul mercato.

Avete già in cantiere proposte o iniziative? Quali saranno le priorità su cui lavorare? Meniconi: Attualmente non abbiamo ancora redatto un vero e proprio programma, né abbiamo ancora stilato un calendario di iniziative o un elenco di priorità. La collaborazione, dopo la sigla del Protocollo, è ancora nella fase embrionale. È previsto, comunque, a breve, un incontro ufficiale tra i due Consorzi per pianificare l’attività per il prossimo futuro. Quel che è certo è che i due Consorzi saranno presenti ad ECOMONDO, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, a Rimini dal 9 al 12 novembre, con unico stand, proprio per testimoniare la nostra volontà di cooperare e collaborare. Sanfilippo: Al momento abbiamo concordato la partecipazione congiunta ad ECOMONDO. Grazie ad un unico stand che ospiterà entrambi i Consorzi puntiamo a pubblicizzare ancora di più in maniera integrata le nostre realtà consorziate.

Come giudicate l’attuale settore dell’autodemolizione? L’Unione fa veramente la forza? Meniconi: Certamente, l’unione fa la forza. Occorre fare rete, ma occorre anche investire nella qualità degli impianti. La qualità fa la differenza. Proprio recentemente abbiamo fatto visita agli impianti delle imprese a noi consorziate verificandone l’ottima qualità. L’adeguamento alle normative è oggi un imperativo. La moderna autodemolizione non ha più niente a che fare con l’ormai tradizionale stereotipo del vecchio rottamaio. L’autodemolitore di oggi, oltre ad essere un prefessionista, è un vero e proprio imprenditore, alle prese con investimenti, innovazione e tecnologia. Si tratta di un settore in forte evoluzione. A spingerlo verso la trasformazione e il cambiamento è stata soprattutto la continua evoluzione del quadro normativo di riferimento. Il nostro obiettivo è crescere, nel rispetto delle norme e dell’ambiente. Le regole da rispettare sono molte. A dettarle è la Legge, lo stesso Consorzio e il CAR. Per questo, per essere competitivi occorrere fare rete. Sanfilippo: L’unione fa la forza. Lo abbiamo dimostrato sul campo. Dal 2008 abbiamo dato la possibilità ai nostri consorziati di avere importanti abbattimenti sui costi di smaltimento. Ora con questo Protocollo puntiamo a duplicare l’esperienza acquisita sul campo e ad estenderla in altre realtà, in maniera collaborativa e sinergica.

 

 

 

 


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