RINVIO DI UN ANNO DEL SISTRI? L’OBIETTIVO È RAGGIUNTO

A dirlo è il Presidente Alfonso Gifuni che stigmatizza anche il carattere vessatorio nella gestione delle Reti da parte di alcune Case produttrici estere

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Caldo bollente all’inizio di questa estate 2011… Ma non è quello meteorologico! Ad infiammare animi e discussioni nel comparto dell’autodemolizione sono due tematiche che si trascinano da tempo senza trovare apparente soluzione: l’affaire SISTRI (di cui abbiamo già parlato nelle prime pagine di questo Notiziario) ed il problema del difficile ingresso nelle Reti delle Case produttrici per la gestione dei veicoli a fine vita. Cerchiamo di fare il punto con il Presidente della Confederazione Autodemolitori Riuniti. “In questi ultimi anni abbiamo lavorato molto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per concretizzare l’avvio del Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, Sistri – ha dichiarato il Presidente della Confederazione Autodemolitori Riuniti, CAR, AlfonsoGifuniCome ho già più volte avuto modo di ribadire, sin da subito le nostre imprese hanno salutato positivamente la genesi di questo strumento di controllo e monitoraggio puntuale, proprio perché dà la possibilità agli imprenditori onesti di lavorare con la tranquillità che deriva dalla progressiva segnalazione agli organi competenti di chi, invece, opera nell’illegalità, danneggiando non solo l’ambiente, ma anche le imprese virtuose che pagano la concorrenza sleale di chi delinque sapendo di farlo”.

“Tuttavia – prosegue il Presidente – più volte abbiamo anche sottolineato che la necessità di calibrare il SISTRI con le esigenze strutturali delle aziende coinvolte, meriti una tempistica adeguata, non certo dettata dai tempi della politica”. “Già in gennaio, avevamo proposto un rinvio di un anno e mezzo (ndr. giugno 2012), per l’avvio delle sanzioni per chi non è in regola con il sistema e, in prima battuta ci è stato risposto che tale rinvio a lungo termine avrebbe decretato le fine del Sistri. Ora, dopo i rinvii contenuto nel DM del 26 maggio, sono stati proposti alcuni emendamenti al Decreto Sviluppo ed uno in particolare, guarda caso, riguarda proprio il rinvio dell’operatività del sistema a giugno 2012”. “Prendiamo atto che, la Commissione preposta ha sposato una nostra tesi, e, a questo punto, non ci resta che aspettare la prossima mossa del Governo, sapendo che, in caso di voto di fiducia, tutti gli emendamenti presentati al Decreto Sviluppo, potrebbero saltare, com’è prassi”. “Ad ogni modo, continueremo a lavorare fiduciosi affinché le nostre aziende possano agevolmente adeguarsi a tempistiche che speriamo più consone e verossimili”, ha ammesso il Presidente Gifuni. Stimolato, poi, sulla questione delle Reti di gestione dei veicoli a fine vita, il Presidente ricorda che: “Il rapporto con alcuni Produttori esteri sta andando verso una deriva molto pericolosa per tutti il sistema; da tempo, infatti, talune Case estere stanno richiedendo persino i casellari giudiziari per quegli imprenditori che presentano domanda di ingresso nelle Reti succitate”. “È improponibile che alcune aziende si arroghino un diritto di indagine che persino lo Stato riserva ai reati di stampo mafioso, tanto più quando la Legge impone alle Case di coordinare il sistema delle Reti, non già di gestirlo in maniera autonoma e vessatoria nei confronti della nostra categoria”. “Abbiamo intenzione di portare avanti la nostra battaglia per la libertà d’impresa fino alle estreme conseguenze – tuona il Presidente CAR – e siamo pronti a scendere in piazza con gli autocarri per chiedere al Governo di far valere le nostre ragioni che si basano sulle regole dello stato”. “Del resto – conclude Gifuni – non è nostra intenzione accendere le micce per partito preso; la nostra necessità nel rapporto con i Produttori è quella di conseguire una pari dignità come prevede la Legge e non perseguire in una dinamica di sudditanza di cui si sono convinti”. N.d.r. Mentre questo numero del Notiziario stava per essere stampato, nella giornata di mercoledì 21 giugno, nel disegno di legge di conversione del Decreto Legge “Sviluppo”, approvato dalla Camera dei Deputati, come primo ramo del Parlamento, è stato inserito da parte del Governo un maxi-emendamento che tra l’altro contiene una disposizione che proroga l’entrata in vigore del SISTRI solo per i produttori con meno di dieci dipendenti a non prima del 1° giugno 2012. Nel testo si legge, infatti: “Al fine di garantire che un adeguato periodo transitorio consenta la progressiva entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, per i soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, pubblicato nella gazzetta Ufficiale n. 124 del 30 maggio 2011, il relativgo termine, da individuare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nei modi di cui all’articolo 28, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 18 febbraio 2011, n. 52, non può essere antecendente al 1° giugno 2012”. Così che, appena fatto il 6° rinvio il 26 maggio, dopo neanche un mese, ecco il 7°… sarà l’ultimo?


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