Ambiente: da sfida a opportunità di business

La Commissione UE lancia la sfida alle PMI europee chiamate a sfruttare le opportunità offerte dal passaggio ad un’economia più verde.

piano azione verde

Mercoledì 2 luglio la Commissione europea ha adottato la comunicazione dal titolo “Piano d’azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business”. Il piano d’azione illustra una serie di iniziative, proposte a livello europeo e orientate alle Piccole e Medie Imprese, volte ad aiutare queste ultime a sfruttare le opportunità offerte dal passaggio a un’economia verde, rendendo più efficiente la gestione delle risorse da parte delle PMI europee, promuovendo l’imprenditorialità verde, sfruttando le opportunità offerte da catene del valore più verdi e facilitando l’accesso al mercato delle PMI verdi.

Non è nascosta la volontà dei tecnici di Bruxelles di promuovere azioni volte ad una “rivoluzione green” del comparto imprenditoriale europeo, puntando proprio sul quel tessuto fittissimo di PMI che costituisce la forza propulsiva del vecchio continente. In questo senso, secondo la Commissione, occorre aiutare le PMI affinché si rinnovino in chiave green, approfittando, al contempo, dei vantaggi insiti nel passaggio da un’economia di stampo tradizionale ad una decisamente verde.

Si consideri che la gestione efficiente delle risorse costituisce uno dei principali volani della competitività delle imprese dato che, in media, il 40% dei costi dell’industria manifatturiera europea è da attribuire alle materie prime e che tale quota sale al 50% del totale dei costi di produzione se si aggiungono i costi dell’energia e dell’acqua, a fronte di una quota solo del 20% del costo del lavoro. Già lo scorso marzo il Consiglio europeo aveva messo in evidenza come l’Europa abbia bisogno di una base industriale forte e competitiva, in termini sia di produzione che di investimenti, quale motore principale di crescita economica e di occupazione. Il Consiglio europeo ha chiesto inoltre un impegno ininterrotto per contenere i costi dell’energia che gravano sugli utenti finali dell’energia, in particolare attraverso ingenti investimenti nel campo dell’efficienza energetica e la gestione della domanda di energia lungo l’intera catena del valore e nella fase di ricerca e sviluppo. Lo Small Business Act (SBA) ha messo in evidenza come l’UE e gli Stati membri debbano consentire alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità. In quest’ottica il Piano d’azione verde intende contribuire alla reindustrializzazione dell’Europa, quale propugnata nella comunicazione “Per una rinascita industriale europea” e avallata dal Consiglio europeo, attraverso la promozione della competitività delle PMI e il sostegno allo sviluppo di imprese verdi in tutte le regioni europee.

Orbene, il Piano d’azione adottato dalla Commissione, definisce una serie di obiettivi e di iniziative corrispondenti, raggruppabili in cinque sezioni:

1. Rendere le PMI più verdi per assicurare maggiore competitività e sostenibilità
2. Imprenditorialità verde per le imprese del futuro
3. Opportunità per le PMI in una catena del valore più verde
4. Accesso ai mercati per le PMI verdi
5. Governance

In merito alla Sezione 1, si consideri che la gestione più efficiente delle risorse da parte delle PMI offre enormi potenzialità ai fini della riduzione dei costi di produzione e dell’incremento della produttività. Si calcola, infatti, che un migliore uso delle risorse potrebbe far realizzare all’industria europea risparmi per un valore totale di 630 miliardi di euro l’anno.

Per ciò che concerne la Sezione 2 e quindi il futuro della piccola e media impresa sostenibile europea, i tecnici di Bruxelles hanno considerato che la prevenzione dei danni ambientali e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio rappresentano una sfida per la società, ma offrono anche nuove opportunità di business per le imprese che immettono prodotti e servizi verdi sul mercato. Le PMI necessitano, quindi, di un contesto imprenditoriale favorevole in cui idee verdi possano essere facilmente sviluppate, finanziate e immesse sul mercato.

Riutilizzo, ri-fabbricazione, riparazione, manutenzione, riciclaggio ed ecodesign hanno grandi potenzialità di diventare volani della crescita economica e della creazione di posti di lavoro, recando contemporaneamente un significativo contributo nell’affrontare le sfide ambientali (Sezione 3). Le PMI e gli imprenditori hanno bisogno di un contesto favorevole per progredire verso un’economia circolare.

Gli impegni internazionali dell’UE in ambiti quali la cooperazione per fronteggiare i cambiamenti climatici o le politiche di vicinato offrono opportunità concrete di accesso a nuovi mercati alle PMI europee con competenze verdi (Sezione 4). L’87% delle PMI europee, tuttavia, vende le proprie tecnologie, i propri prodotti o i propri servizi verdi solo sui mercati nazionali. Sono necessari un quadro più favorevole e una maggiore cooperazione internazionale per aiutare le PMI ad integrarsi con successo nelle catene del valore mondiali.

Il piano d’azione verde per le PMI è stato accolto con favore dalle amministrazioni degli Stati membri dell’UE e dalle parti interessate delle PMI nelle consultazioni sul futuro della politica a favore delle PMI e nelle riunioni con la rete dei Garanti per le PMI e con le organizzazioni delle imprese. È pertanto importante che esso sia attuato per intero, in modo da garantire un impatto in tutta Europa a vantaggio delle PMI.

Il piano d’azione verde integra l’Iniziativa per favorire l’occupazione verde, che propone una tabella di marcia per la promozione della creazione di posti di lavoro verdi nell’UE, nonché il pacchetto sull’economia circolare e l’analisi degli obiettivi per i rifiuti.

Ci auguriamo, come sempre, che tali prospettive non rimangano sulla carta, ma vengano accolte dagli amministratori europei, dal Legislatore e da quanti hanno la responsabilità di concretizzare obiettivi e programmi in regole chiare e facilmente applicabili da tutti.

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