Rc Auto cala del 10% in 2 anni, ma i premi assicurativi aumentano

Il prezzo medio delle polizze Rc Auto è sceso di 40 euro negli ultimi due anni, ma il costo della responsabilità civile per le vetture resta elevato: circa 410 euro, nettamente superiore ai principali paesi europei, tanto che il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha dichiarato che i costi dei premi assicurativi sono “ormai diventati insostenibili per molte categorie di assicurati”.

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In occasione dell’assemblea dell’Ania, l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi ha annunciato i dati allarmanti relativi ai costi dell’Rc Auto.
 

 
Dal rapporto annuale dell’associazione emerge, infatti, che il prezzo medio delle polizze Rc Auto è sceso di 40 euro negli ultimi due anni (tra marzo 2012 e marzo 2014), ovvero del 10% circa, segno che una riduzione dell’onere per gli automobilisti italiani è possibile. Ma il costo della responsabilità civile per le vetture è salito a 410 euro in media, un livello nettamente superiore ai principali paesi europei. Proprio per questo, all’incontro, il Ministro Guidi ha dichiarato: “I costi dei premi assicurativi sono diventati ormai insostenibili per molte categorie di assicurati”. 
 
Guardando proprio all’Rc Auto, il Ministro parla di cifre talmente elevate da indurre una quota crescente di conducenti a compiere irregolarità, come ad esempio non assicurare i veicoli: sono ormai 3,5 milioni le automobili che circolano senza polizza, l’8% del parco auto italiano
Il prezzo elevato non è ineluttabile – ha spiegato allo stesso tempo Aldo Minucci, Presidente Aniai premi della Rc Auto potranno scendere in modo significativo solo se si ridurrà il costo dei sinistri: non ci sono altre strade percorribili. Occorre agire subito per il varo di tabelle di valutazione del danno biologico da lesioni gravi”.
 
Perché se il calo del costo medio è una notizia positiva, resta comunque il fatto che in parte questo è dovuto alla crisi e alla conseguente ridotta presenza degli italiani alla guida, mentre il costo dei sinistri e le frodi penalizzano ancora il comparto e i contribuenti onesti. 
Se, infatti, nel 2012 si era registrato un calo dei premi di assicurazioni di circa il 5%, nel 2013 la raccolta ha, invece, registrato un aumento del 13% con circa 3,5 milioni di automobili e altri veicoli sprovvisti di polizza assicurativa (dato in aumento rispetto all’anno 2012 che ne contava 3,1 milioni).
 
Anche in questo caso, il Ministro Guidi ha assicurato l’impegno “fortissimo” del Governo contro questa piaga ancora molto diffusa, soprattutto al Sud. La più alta incidenza di sinistri a rischio di frode nel 2012 ha registrato, infatti, nel nostro Meridione ben il 13% di veicoli non assicurati ma circolanti, contro l’8,1% nel centro e solo il 5,3% al nord. Quasi un quarto degli incidenti denunciati risulta sospetto così come il 40% delle partite relative ai danni alla persona. Di tutti questi casi, per quasi la metà (il 42,3%) si predispongono ulteriori accertamenti e di questi il 26,5% si chiude senza seguito.
 
Sempre l’Ania, nella sua relazione annuale, ha certificato che dopo l’aumento del 2012 tornano a diminuire i furti di vetture (-3,5% nel 2013), anche se il dato si accompagna ad una contestuale riduzione del recupero da parte delle Forze dell’Ordine. Tutte le regioni del Nord sono risultate in calo tranne la Lombardia ed anche al Sud si è assistito ad un miglioramento con la diminuzione di più del 7% di casi in Campania, mentre la Basilicata mette a segno il decremento più marcato (-26,9% sull’anno precedente). La Puglia conserva, invece, stabile il rapporto tra questo tipo di reato e il parco vetture mantenendo così il primato in Italia.
 
Per il futuro, l’Ania suggerisce di continuare ad installare le scatole nere sulle vetture, aumentate particolarmente nell’ultimo anno, tanto da rendere il nostro paese leader mondiale. I dispositivi telematici montati nelle auto sono quasi raddoppiati, da 1,2 ad oltre 2 milioni nel 2013.
 
Per concludere, l’Ania avverte che è cresciuta la diffusione dei cosiddetti comparatori, o aggregatori, di prezzi per l’acquisto dell’assicurazione Rc Auto via internet: dato da tenere sotto controllo onde evitare ulteriori frodi. 
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