I gas serra diventano plastica ecosostenibile

Il carbonio presente nella CO2 diviene plastica grazie all’innovativo sistema Air Carbon brevettato dalla americana Newlight.

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La Newlight azienda californiana rappresenta una delle eccellenze mondiali nelle ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica che si pone come obiettivo quello di trovare soluzioni rivoluzionarie in grado di ridefinire concretamente, con progetti brevettati, il mondo della sostenibilità ambientale.

Nata dalla fusione delle esperienze di team di lavoro provenienti dalle Università di Princeton e Northwestern nel 2003; negli anni ha sviluppato, brevettato e commercializzato “Air Carbon” la prima tecnologia in grado di catturare il carbonio della CO2 per produrre materiali termoplastici dalle prestazioni equivalenti a quelle di materie plastiche derivanti dal petrolio.

Questi materiali oltre ad avere le stesse potenzialità di uso delle plastiche comuni, sono anche economici in quanto derivano dalla trasformazione della CO2, una tecnologia non solo a impatto zero, ma addirittura “carbon negative“.
Il processo tecnologico Air Carbon prevede che l’anidride carbonica venga filtrata ed estratta dall’aria e veicolata su un biocatalizzatore in grado di isolare il carbonio, successivamente le molecole vengono ri-assemblate in un polimero di materiale termoplastico e al termine del processo, il grado di anidride carbonica cala rispetto livello di partenza.
Dal 2013 Air Carbon viene sviluppato presso un centro di produzione in California e il primo oggetto ottenuto dall’innovativo processo di trasformazione è stata sedia marchio KI nel novembre dello stesso anno.
Da sottolineare gli effetti positivi della soluzione Air Carbon, una riduzione diretta del carbonio presente nell’aria che respiriamo e la possibilità di avere un polimero simile alla plastica che non deriva dal petrolio.
Della portata della innovazione si è subito interessata una azienda come la Dell che ha deciso di utilizzare Air Carbon per la scocca dei portatili della linea Latitude.

Mark Herrema amministratore delegato di Newlight nell’aprile 2014 ha annunciato di aver raccolto 9,2 milioni di dollari da un gruppo di investitori, somma che porta il capitale aziendale a 18,8 milioni. “Questi fondi– afferma Herrema- ci consentiranno di passare alla seconda fase della nostra strategia di espansione; l’aumento della produzione“. L’obiettivo che l’azienda intende raggiungere al livello produttivo è di 50 milioni di libbre pari a circa 22.600 tonnellate l’anno.
Naturalmente le implicazioni di Air Carbon sono molteplici, infatti qualora venga utilizzata nei processi di produzione industriale, potrebbe portare a ridurre in maniera significativa la dipendenza attuale dal petrolio per la produzione di materiale plastico. Una innovazione in grado di impattare favorevolmente anche rispetto all’ambiente con una riduzione dei gas serra presenti nell’aria che respiriamo.
Le innovazioni tecnologiche che si susseguono rispetto alla creazione di nuovi materiali plastici evidenziano un trend che porterà in breve alla proposizione di plastiche sempre più ecosostenibili a parità di duttilità rispetto alle possibilità applicative.
Gli USA in questo campo sembrano avere percepito più di altri come sia necessario investire in Ricerca e Sviluppo in questo specifico settore, forse per una maggiore sensibilità rispetto ad altri, nella tematica della indipendenza dal petrolio, oppure per una “coscienza green”, ormai ampiamente diffusa nella società americana e in grado di generare interesse e investimenti per le aziende.

 

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