Ritorna Tommy, il guardiano degli spazi sosta disabili

Ai disabili e alla salvaguardia del loro diritto alla mobilità l’Automobile Club d’Italia dedica l’evoluzione di Tommy, il sistema di tutela delle aree di sosta dei portatori di handicap. Il nuovo “Tommy” non prevede ingombro nell’area di parcheggio e si basa su un dissuasore elettronico che può essere disattivato con un telecomando solo dal legittimo assegnatario del posteggio.

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L’ACI ha presentato a Roma durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (dal 16 al 22 settembre) l’evoluzione di Tommy, il sistema di tutela delle aree di sosta dei disabili, creato per evitare l’abuso dei parcheggi a danno dei portatori di handicap e dedicato alla salvaguardia del loro diritto alla mobilità.

A metà giugno, infatti, il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti aveva bocciato il primo prototipo del dissuasore mobile, avanzando come motivazione di base il fatto che trattandosi di aree destinate alla riserva di sosta non sembrerebbe preclusa la possibilità, qualora non fossero occupate dal titolare, di essere utilizzate per una semplice manovra di fermata. Il Codice della strada vieta la sosta negli stalli (si lascia lì l’auto, a motore spento, per tanto tempo) riservati ai disabili, ma non la fermata (ci si ferma per pochi istanti, per far salire qualcuno a bordo). Questa, con Tommy, non sarebbe più possibile. “Potrebbe risultare ancora meno agevole l’utilizzo dello stallo da parte del disabile – dichiarava il Ministero – perché si aggiungerebbero a suo carico ulteriori manovre che ovviamente sarebbero eseguite da una persona già in stato di difficoltà. L’installazione di un dissuasore di sosta su uno stallo personalizzato va oltre lo spirito della norma e potrebbe far prospettare una vera e propria occupazione di suolo pubblico, diversamente disciplinata“.

Ma l’ACI non si è arresa e dopo alcuni mesi ritenta, puntando sull’elettronica. La novità rispetto al dispositivo sperimentale sta nel fatto che il nuovo “Tommy”, facilmente installabile ed alimentato da un pannello fotovoltaico, non prevede ingombro nell’area di parcheggio e si basa su un dissuasore elettronico che può essere disattivato con un telecomando solo dal legittimo assegnatario del posteggio. La sosta non autorizzata, infatti,fa scattare un allarme acustico che richiama l’attenzione del conducente disattento. Il sistema può essere implementato nel breve periodo con una telecamera che rileva automaticamente la targa dei trasgressori segnalandola alle Autorità competenti.

I test di Tommy, che ha preso il nome dal figlio autistico del giornalista Gianluca Nicoletti, fondatore della Onlus Insettopia, dureranno tre mesi e il dispositivo, in caso di riscontro positivo, sarà poi diffuso a livello nazionale, ultimate le formalità presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. ACI e gli Automobile Club provinciali – iniziando da Roma – saranno i fornitori di Tommy, curando anche il disbrigo delle pratiche per l’installazione e la manutenzione.

Le potenzialità del progetto ideato dall’ACI e sviluppato in collaborazione con l’Automobile Club di Roma, ACI Consult e la onlus Insettopia (a cui vanno aggiunti il presidente della IX Commissione Commercio Roma Capitale on. Orlando Corsetti, l’assessore per le Politiche della Mobilità e Trasporti del Municipio di Roma Anna Vincenzoni e il comandante della Polizia Roma Capitale Municipio Prati, Massimo Ancillotti) sono state illustrate al CNR in concomitanza con un’altra importante iniziativa dedicata ai disabili: il tour di sensibilizzazione di 20 auto elettriche con ragazzi autistici e le loro famiglie, organizzato da Insettopia con Automobile Club di Roma, ACI Consult e Edilfar Rent. Il tour ha visto sfilare per oltre 15 km nel cuore della Capitale un serpentone di Smart Electric-Drive, disponibili da alcune settimane con formule di noleggio a tariffe simboliche per le famiglie con figli disabili. Le auto, munite di permesso ZTL e autorizzate alla sosta gratuita sulle strisce blu, percorrono fino a 150 km con 1 euro di ricarica elettrica e rispondono a ogni esigenza di mobilità delle utenze più deboli.

“La mobilità è tutelata dalla Costituzione – ha dichiarato il presidente ACI Sticchi Damianie l’Automobile Club d’Italia è il primo garante verso le istituzioni e i cittadini di questo inalienabile diritto degli individui. ACI è impegnato in un’azione continua di formazione che si accompagna alla ricerca costante di nuove forme di sostenibilità ambientale ed economica della mobilità: i veicoli elettrici rappresentano già oggi la soluzione più idonea per gli spostamenti privati nelle aree urbane, la cui sicurezza è garantita dal soccorso stradale ACI 803.116 con un innovativo programma di assistenza“.

La peculiarità di una città come la Capitale – ha affermato Giuseppina Fusco, presidente dell’Automobile Club di Roma – richiede il massimo sforzo di tutta la filiera territoriale della mobilità per consentire ai cittadini di muoversi in modo responsabile e sostenibile. Stiamo lavorando in sinergia con tanti partner pubblici e privati per offrire non solo agli automobilisti una città migliore“.

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