PFU: raccolta in crescita e soluzioni per il riciclo

Oltre 45 milioni di kg di PFU raccolti nel 2014, una parte dei quali trovano nuova vita negli asfalti modificati con gomma riciclata.

ruote1

Ogni anno arrivano a fine vita in Italia oltre 350.000 tonnellate di pneumatici fuori uso.

Secondo i dati della seconda edizione dell’Annal Report di EcoTyre, il Consorzio italiano che si occupa di raccolta e avvio al corretto recupero di PFU nel 2014 ha svolto oltre 21.000 ritiri per un totale di 45 milioni di kg e 5,5 milioni di pneumatici raccolti. Con un incremento di oltre il 6% di quantitativi di PFU trattati e 45.350.362 kg raccolti e avviati al recupero, si conferma un trend in continua crescita che permette alla gomma di trovare nuova vita.

Il totale di PFU è suddiviso in:
– quantitativi raccolti nel corso di attività ordinarie provenienti dalla rete del ricambio (36.576.304 kg),
– quantitativi raccolti presso i demolitori dei veicoli a fine vita iscritti all’ACI (4.273.058 Kg) e
– quantitativi raccolti grazie agli interventi straordinari svolti gratuitamente presso i cosiddetti “stock storici” (4.501.000 kg).
Sono 4 le tipologie di pneumatici fuori uso trattate:
– la prima, che racchiude il quantitativo maggiore di PFU raccolto rispetto alle altre (78,8% del totale), comprende gli pneumatici per auto e moto con un peso inferiore ai 20 kg;
– alla seconda classe appartengono i pezzi da oltre 20 kg, come quelli per gli autocarri (18,04%);
– della terza fanno invece parte gli pneumatici con peso fino a 300 kg (2,98%);
– mentre la quarta classe, con pezzi dal peso superiore ai 300 kg, rappresenta lo 0,04% del totale raccolto.

Le missioni di ritiro effettuate da EcoTyre nel sono aumentate del 3,4%, passando dalle 20.332 del 2013 alle 21.034 del 2014; tuttavia si registra una leggera flessione nelle operazioni effettuate presso i demolitori ACI (-9,5%), mentre aumentano gli interventi straordinari presso gli “stock storici”, passati da 162 a 278.
Grazie a una rete capillare nazionale di Punti di Raccolta, passati dai 7.427 del 2013 agli 8.019 dell’ultimo anno (+8%), il Consorzio è riuscito a raccogliere mediamente più di uno pneumatico al secondo e a ridurre ridurre progressivamente nel tempo gli importi relativi al contributo ambientale, fino a raggiungere la soglia di 2 euro.

Il sistema di gestione è ormai completamente a regime e siamo riusciti a centrare importanti traguardi. – ha dichiarato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – Per ogni pneumatico nuovo ne abbiamo avviato a recupero uno equivalente e abbiamo registrato un incremento dei ritiri effettuati, dei punti di raccolta attivi e di PFU gestiti su tutto il territorio nazionale. Abbiamo avviato, inoltre, progetti di ricerca e sviluppo per aumentare l’efficienza economica del sistema di gestione e la quota di PFU destinata a recupero di materia”.

Tra le iniziative più importanti avviate da EcoTyre nel 2014 ricordiamo PFU Zero, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, nato per sensibilizzare i cittadini sulla corretta filiera del riciclo degli PFU e che ha portato alla raccolta di 4.501.000 kg di PFU, oltre 600 mila gomme abbandonate illegalmente.
Attraverso un sito dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it), infatti è possibile segnalare e quindi avere una vera e propria mappatura di quelli che sono definiti “stock storici”, ossia i depositi abusivi di PFU.
Il Consorzio si è reso disponibile a intervenire su situazioni specifiche, affiancando attività di raccolta straordinaria, completamente gratuite per gli enti locali, a iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza, svolte in collaborazione con associazioni ambientaliste.

ruote2
Nelle Isole Minori, in collaborazione con Marevivo, una squadra di sub volontari ha individuato e raccolto gli pneumatici abbandonati in fondo al mare nelle zone portuali, che, una volta ripuliti e trasferiti sul molo, sono stati condotti presso impianti di trattamento per essere avviati al recupero.

I consorzi che si occupano della gestione di Pneumatici Fuori Uso in Italia sono molto sensibili dal punto di vista della sostenibilità, in particolare nella promozione degli asfalti modificati con gomma riciclata, che già ricoprono circa 250 km di strade nazionali con un manto silenzioso, sicuro e che dura tre volte di più di un asfalto “tradizionale”.

Grazie al suo impegno di sensibilizzazione e informazione in questo settore, Ecopneus, la società responsabile della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia è stata confermata per il secondo triennio consecutivo “Asphalt Rubber Ambassador”, Ambasciatore internazionale degli asfalti modificati con gomma riciclata fino al 2018, dalla Rubber Pavements Association, un’organizzazione non-profit statunitense che promuove a livello internazionale la più ampia diffusione possibile di asfalti contenenti polverino di gomma riciclata.

Ben 27 Province in tutta Italia possono beneficiare e apprezzare i vantaggi delle strade realizzate con bitumi modificati con gomma riciclata: meno rumore, una vita media 3 volte superiore gli asfalti “tradizionali”e maggiore resistenza a crepe e fessurazioni.
Il tutto a vantaggio sia dei cittadini che vedrebbero meno cantieri per le strade, sia della Pubblica Amministrazione che otterrebbe un considerevole risparmio nei costi di manutenzione.
Con le 252.000 tonnellate di pneumatici gestite solo da Ecopneus ci si potrebbero asfaltare oltre 6.300 km di strade, 4 volte la distanza Roma – Copenaghen!


Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *