Dopo anni di crisi gli italiani tornano a muoversi

Secondo il Rapporto sulla mobilità dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort hanno ripreso a “consumare” mobilità, riscoprendo le scelte dei mezzi di trasporto più sostenibili.

auto eurispes

Secondo i dati dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort nel 2014 il volume degli spostamenti nei giorni feriali è cresciuto dell’11,5% rispetto al 2013. Il valore è ancora di quasi il 15% inferiore ai valori pre-crisi, ma rappresenta il livello più alto dal 2011.
Inoltre, passa dal 75,4% del 2013 al 79,7% la popolazione mobile che ha effettuato almeno uno spostamento nella giornata feriale.

Conoscere le abitudini di mobilità degli italiani non indica solo la loro propensione di spostarsi, ma offre, indirettamente, anche la loro fiducia e il sentiment, intesi come voglia di riaffacciarsi al mondo per consumare e di riappropriarsi della sua vita sociale.

Un segnale favorevole quindi che indica che gli italiani stanno cominciano a guardare al futuro in modo positivo.
Questa ondata di entusiasmo si percepisce maggiormente in città, infatti gli spostamenti urbani crescono del 14,6% in un solo anno e di conseguenza il loro peso, dopo alcuni anni di declino, risale al 66,9% del totale dei viaggi.

Diminuiscono anche le distanze percorse e aumenta la domanda di mobilità non motorizzata con il 19,2% del totale che sceglie di spostarsi a piedi o in bicicletta, rispetto al 16,9% del 2013. Sono infatti in aumento sia gli spostamenti a piedi (dal 13,8% al 15,4%) che di quelli in bicicletta (dal 3,1% al 3,8%). Per la mobilità dolce rappresenta un dato in controtendenza dopo 10 anni ininterrotti di declino, dovuto principalmente all’allungamento medio degli spostamenti.

Con un voto da 1 a 10 gli italiani hanno stilato la loro graduatoria per quanto riguarda la soddisfazione sui diversi mezzi di trasporto: al primo posto la bicicletta (8,4) a seguire la moto, (8,3) quindi l’automobile (8,2) , molto apprezzate le metropolitane (7,6), sufficienza per pullman/ autobus extraurbano (6,6) , autobus/tram (6,2) e treno locale (6,0). Nelle grandi città autobus e tram sono sotto la sufficienza (5,7).

Tuttavia, il numero di italiani che sceglie il mezzo pubblico cresce. Il trasporto collettivo infatti guadagna in termini sia assoluti (+11,8% i passeggeri) che relativi (quota modale che passa dal 13,6% al 14,6%). Ovviamente sono le aree urbane a registrare tali incrementi, attraverso i quali continuano ad aumentare sia gli spostamenti su “ferro” (treno, metropolitana, tram) rispetto alla “gomma”, sia gli spostamenti intermodali, frutto del processo di razionalizzazione dei modelli di offerta che progressivamente la domanda tende ad assorbire.

Il trend positivo della domanda deve tuttavia consolidarsi nel tempo. – ha chiarito Carlo Carminucci, direttore scientifico di ISFORT – i primi risultati della rilevazione “Audimob” per il 2015, effettuata nei mesi di giugno e di luglio, non sembrano confermare il quadro di forte ripresa che ha caratterizzato il 2014. Il tasso di mobilità, in particolare, si è attestato al 78,2%, un valore un po’ più basso rispetto alla media dello scorso anno”.

Non resta che attendere quindi i dati dei prossimi rapporti per capire se davvero questi sono gli anni della ripresa.


Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *