Mercato auto italiano in crescita: +13,21%

Ma gli acquisti delle famiglie sono ancora fermi al +5,2%.

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Secondo i dati della Motorizzazione, diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Italia a febbraio sono state immatricolate 134.697 autovetture, registrando +13,21% rispetto a febbraio 2014, durante il quale ne furono immatricolate 118.976 (nel mese di gennaio 2015 sono state invece immatricolate 131.858 autovetture, con una variazione di +11,31% rispetto a gennaio dell’anno precedente, durante il quale ne furono immatricolate 118.465).

Per quanto riguarda l’usato, febbraio ha chiuso con +6,9% e 377.619 trasferimenti di proprietà, rispetto a febbraio 2014, durante il quale ne furono registrati 353.242 (nel mese di gennaio 2015 sono stati invece registrati 351.869 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -2,27% rispetto a gennaio 2014, durante il quale ne furono registrati 360.050).
Il mercato è quindi distribuito in auto nuove per il 26,29% e auto usate per il 73,71%.

Doppia cifra positiva per i primi 2 mesi del 2015 con 266.555 autovetture immatricolate e una variazione di +12,26% rispetto al periodo gennaio-febbraio 2014.

Analizzando i dati, tuttavia, si evince che la crescita è dovuta principalmente alle immatricolazioni a noleggio, che registrano un forte aumento (+45% nel mese e +49% nel cumulato) a causa della forte richiesta in vista dell’Expo di Milano e per i rinnovi dei contratti rinviati negli anni precedenti.
I privati, e quindi le famiglie italiane che rappresentano l’economia reale, sono in aumento di un debolissimo +5,2% con il 57,3% di quota mercato: in pratica i concessionari a febbraio hanno venduto solo un’auto in più rispetto all’anno scorso.

Persiste una forte criticità nella capacità delle famiglie di affrontare la sostituzione della propria auto (oltre 9 milioni di vetture hanno più di 15 anni), rispetto alla quale UNRAE ha già presentato il proprio progetto di detraibilità di parte dei costi di acquisto, – ha dichiarato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione dei Costruttori esteri – inoltre, esiste un’opportunità di introduzione di misure fiscali più favorevoli per le aziende e più in linea con quanto applicato nel resto d’Europa, che possa costituire un sostegno ad un più accelerato rinnovo del parco ed attivi il ricambio dell’usato con veicoli più efficienti”.

Per quanto riguarda l’alimentazione, gli italiani continuano a preferire il diesel (+15,1%) mentre la benzina aumenta dell’8,1%, pur rimanendo sotto il 30% di rappresentatività. Crescono anche le vetture green: con il Gpl che registra +11,9%, confermando la sua quota di mercato all’8,2%, con il metano che aumenta del 28,2%, per raggiungere il 4,1% di rappresentatività ed, infine, con le ibride in crescita del 15,2% e stabili in quota all’1,4%.

Tra i segmenti i crossover sono i preferiti con una variazione di +57%, seguiti dalle station wagon a +36,8% e dai monovolume compatti e multispazio, rispettivamente in crescita in febbraio del 22,9% e del 42,2%.

Secondo un’inchiesta del Centro Studi Promotor che ha interpellato numerosi concessionari, l’atmosfera che si respira è ancora parecchio cauta. Per il 19% dei venditori potranno esserci ulteriori aumenti delle vendite nei prossimi mesi, ma il 72% ipotizza una certa stabilità sui livelli attuali e un 9% teme che la domanda possa rallentare.

Se è vero che al momento il mercato viene aiutato dall’uscita di nuovi modelli di auto e dai bassi prezzi dei veicoli e del carburante, allo stesso tempo trova parecchi ostacoli nella crisi e nella classe dirigente che si ostina a guardare dall’altra parte e non propone soluzioni efficaci.


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