Sosta selvaggia: il Ministero dice sì alle multe con telecamere Street Control

Con il parere 4851/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato il via libera alla possibilità di elevare sanzioni per divieto di sosta con l’aiuto di telecamere montate sulle auto delle pattuglie della Polizia locale/municipale utilizzando il sistema “Street Control”.

street control

Per gli automobilisti “amanti della doppia fila”, del posteggio “dove capita” o semplicemente noncuranti della segnaletica sono in arrivo brutte sorprese: le multea strascico (ossia quelle fatte riprendendo con un teleobiettivo le targhe delle auto in divieto), elevate dalla Polizia locale passando lungo le strade e i viali cittadini, sono legittime. Lo ha stabilito il parere 4851/2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dà il via libera alla possibilità di sanzionare i veicoli in divieto di sosta attraverso l’uso di telecamere montate sulle auto dei vigili.

D’ora in poi, quindi, per le Forze dell’Ordine sarà più facile multare chi lascia la macchina in doppia fila o davanti a un passo carrabile: gli agenti non avranno più bisogno di avvicinarsi all’auto, libretto delle contravvenzioni alla mano, ma potranno prendere nota della targa del veicolo grazie alle telecamere del sistema “Street Control” che le Polizie di diversi Comuni italiani, fra cui Milano, Roma, Firenze e Palermo, hanno già montato sulle pattuglie di servizio. Poi, una volta arrivati in ufficio, potranno compilare le contravvenzioni (dopo aver esaminato i fotogrammi di prova) e spedirle per posta agli automobilisti indisciplinati.

Attraverso l’ausilio di questo particolare dispositivo di video sorveglianza, dunque, i vigili potranno multare in breve tempo un gran numero di veicoli parcheggiati in maniera scorretta, semplicemente percorrendo a velocità moderata le vie cittadine e riprendendo con l’occhio elettronico l’errata posizione delle vetture ai bordi della strada.

Street Control è pienamente legittimo e non richiede omologazione. “Se la telecamera è a bordo di un veicolo e direttamente gestita da un operatore di polizia – fanno sapere dal Ministero – il sistema di ripresa video può essere utilizzato come un taccuino elettronico che facilita l’acquisizione dei dati identificativi del veicolo senza bisogno di omologazioni particolari perché l’accertamento è effettuato dall’operatore di polizia e non dal macchinario“.

L’unica condizione da rispettare è quella dell’operatore stesso che deve garantire, al momento del passaggio della pattuglia (con foto annessa), sull’effettiva assenza del trasgressore all’interno dell’auto o nelle immediate vicinanze, legittimando così la contestazione differita. Il Codice della Strada (art. 201), infatti, consente di elevare la multa solo in mancanza del trasgressore o del proprietario del veicolo; in caso contrario, cioè se il conducente è a bordo dell’auto o nelle immediate vicinanze, la contravvenzione può essere rifiutata per illegittimità in quanto, per espressa previsione di legge, l’agente è tenuto a rispettare la contestazione immediata.

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